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Rampanti: “Nicola, molte scelte azzeccate perchè è arrivato con le idee chiare”

Gianluca Sartori

Parola al Mister / Serino analizza così i temi caldi in casa Torino dopo la vittoria in casa dell’Udinese

Il Torino vince in casa dell’Udinese e vede la salvezza un po’ più vicina salendo a +5 dal Cagliari, anche se la strada da fare è ancora molta. Nel nuovo appuntamento del martedì mattina con “Parola al Mister” facciamo il punto con Serino Rampanti sui temi più caldi in casa Toro.

Serino, la salvezza del Torino si è avvicinata. Quanti meriti ha Nicola fino ad ora?

“Molte scelte che sta facendo si stanno rivelando azzeccate. Anche perché è arrivato sulla panchina del Torino avendo già le idee chiare su cosa serviva. Secondo me lui in cuor suo è tifoso di due squadre, il Genoa e il Torino; questo fa sì che le segua sempre anche quando non lavora. Nel momento in cui è arrivata la chiamata del Toro lui aveva già visto diverse partite, sapeva già dove andare a parare perché aveva visto molte partite e ha capito gli errori grossolani che erano stati fatti da società e allenatore precedente. Sapeva cosa anche cosa mancava a livello tecnico e infatti tra i giocatori che aveva già allenato ha individuato due profili adatti come Mandragora e Sanabria, che hanno dato qualcosa in più. Sono ottimista sulle possibilità di salvezza del Torino, ma come abbiamo sempre detto, lo ero anche prima che arrivassero questi due giocatori”.

E della partita di Udine cosa pensi?

“Alcuni miei amici si lamentano perché la squadra ha giocato non bene. Io rispondo che alla lunga contano sempre i punti in classifica. Il Torino non ha fatto una grande partita, ma era più motivato dell’Udinese, gli è girato bene qualche episodio e poi ha segnato su rigore. Spero che la squadra abbia ora la capacità di archiviare la partita di sabato e focalizzarsi in modo assoluto sulla prossima che è altrettanto importante, contro la Roma”.

Mancava il gol di Belotti, che è arrivato. Quanto è importante aver ritrovato il Gallo?

“Lui ha avuto diversi contrattempi, ora sicuramente essersi sbloccato - anche se solo su rigore - gli farà bene per il morale. Mi è piaciuto poi Verdi ancora nella posizione di mezzala: è stato confermato che Nicola ha avuto una bella intuizione e la possibile rivalutazione del giocatore è una grande notizia per la società. Bene anche Mandragora, mentre mi ha colpito negativamente Linetty quando è entrato. Mi è parso assolutamente fuori condizione, è davvero strana la differenza di rendimento rispetto ai tempi della Sampdoria”.

Che impressioni hai su Milinkovic-Savic?

“Penso sia da rivedere, perché ritrovarsi in campo quando non giochi mai non è facile e un portiere acquisisce sicurezza solo scendendo in campo con continuità. Questo però non potrà succedere perché quando Sirigu sarà disponibile dovrà giocare lui. Vero, ha fatto un errore grave che poteva costare dei punti, però poi si è rifatto con alcune buone parate”.

Bremer è sempre più una certezza della squadra: ora che torna Nkoulou, chi va fuori in difesa?

“Io rimetterei Nkoulou al centro della difesa anche se è in scadenza di contratto. Il trio formato da lui, Izzo e Bremer, che sta diventando un giocatore eccezionale, mi sembra sia quello che dà più certezze. In realtà stimo anche Buongiorno, che però è giovane e può anche aspettare, è buono per il presente ma anche per il futuro; in questo momento, fino a salvezza acquisita, mi affiderei ai giocatori più esperti”.