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Rampanti: “Toro, due attenuanti e tanti errori gravi”

Parola al Mister / Serino analizza così alcuni dei temi caldi in casa Toro dopo la sconfitta di Crotone

Redazione Toro News

Grave sconfitta per il Torino a Crotone, pur con delle attenuanti. Il 4-2 finale tuttavia complica la corsa salvezza dei granata e restituisce qualche speranza ai calabresi ultimi in classifica. Di questo abbiamo parlato con Serino Rampanti, che nella nuova puntata di “Parola al Mister” analizza così alcuni tra i temi più caldi delle ultime ore in casa Toro.

Serino, tu sei sempre stato fiducioso nelle possibilità di questo Torino di salvarsi. La partita di Crotone ti ha fatto cambiare idea?

“No, sono sempre fiducioso, se il gruppo riuscirà a non spaventarsi troppo. Questa sconfitta potrebbe essere solo un incidente di percorso. La squadra si era ritrovata poi è successo quel che è successo con lo stop per Covid. I giocatori devono dimenticare al più presto questa partita e pensare a quella successiva. Ci sono due partite da recuperare. Inoltre penso che alcune squadre come Spezia, Benevento e Fiorentina tutto sommato non siano così superiori ai granata, e sono state risucchiate. In generale, il Torino per la sconfitta di Crotone ha due attenuanti evidenti”.

 CROTONE, ITALY - MARCH 07: Head coach of Torino Davide Nicola gestures during the Serie A match between FC Crotone and Torino FC at Stadio Comunale Ezio Scida on March 07, 2021 in Crotone, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Lo stop per Covid e gli errori arbitrali, corretto?

“Proprio così. Nicola aveva intrapreso un percorso positivo, e proprio dopo la prima vittoria è arrivato questo stop inatteso. Il virus poi ha tolto giocatori importanti e di primo piano. Si era trovata una quadra là dietro, ma due titolari su tre sono finiti ko per il virus. Chi ci legge da tempo sa come la penso, ormai, su determinati giocatori. Ad esempio non ho nulla di personale contro Lyanco, è elegante e ben messo fisicamente, però difensivamente ha delle pecche. Là dietro sono più tranquillo quando c’è Nkoulou, è una mia opinione e non lo penso da oggi. Allo stesso modo dico che Vojvoda è bravino, ma Singo è un’altra cosa, decisamente. E poi come hai detto ci sono degli errori arbitrali che a Crotone hanno inciso. Detto questo, se il Torino è terzultimo non è solo per colpa di questi fattori, anche perché se prendi quattro gol in casa dell’ultima in classifica delle domande bisogna farsele”.

A cosa ti riferisci in particolare?

“I problemi del Torino risalgono a tempi lontani e li abbiamo analizzati e vivisezionati più volte in questa rubrica. In particolare, quest’anno sono state sbagliate in pieno troppe valutazioni tecniche da parte della società. Non si sono analizzati nel migliore dei modi i giocatori che erano in casa e non si sono presi giocatori che potessero marcare una differenza se parametrati a chi c’era già. Sono stati fatti errori da matita blu in sede di mercato, poi ci sono state scelte tecniche completamente sbagliate. Quando è così però il primo responsabile non può che essere il presidente. Non sarà lui a fare il mercato, ma è lui a scegliere le persone nei ruoli chiave. E quando queste persone lo consigliano male è lui a doverne trarre le conseguenze se, come sta accadendo oggi, il valore tecnico ed economico della rosa si è abbassato notevolmente”.

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Volendo invece guardare a qualcosa di positivo, Sanabria ha fatto un grande gol. Può essere un valore aggiunto?

“Una rondine non fa primavera, però sicuramente è un gol che fa ben sperare. Rivedendo l’azione mi sono reso conto che lui voleva effettuare proprio quel tiro mettendo il pallone lì dove l’ha messo. Significa che le qualità ci sono e allora spero possa essere lui la spalla giusta per Belotti, perché gli altri non mi convincono appieno: da Bonazzoli, che spero mi possa smentire, a Zaza, sul quale mi sono già pronunciato diverse volte in passato”.

Ha fatto gol a Crotone anche l’altro acquisto di gennaio, Mandragora, che pensi di lui?

“Penso che sia un giocatore con ottime qualità, sicuramente il più forte centrocampista del Torino a livello tecnico. Proprio per questo deve capire che il suo compito deve essere quello di dirigere il gioco e prendere in mano il pallino della manovra. Glielo vedo fare ancora troppo poco, spreca energie in compiti di interdizione che non dovrebbero esser suoi. Secondo me il suo compito è dirigere il “traffico” perché ne ha le qualità. Credo che Nicola lo sappia e mi aspetto che lo imposti in questo modo”.