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Recoba per salvare il Toro

Un campo difficile sia per una squadra ostica che per un ambiente esterno decisamente poco amichevole. Nonostante la situazione tutt’altro che favorevole, passa da Catania la salvezza del Torino che dopo...

Redazione Toro News

"Un campo difficile sia per una squadra ostica che per un ambiente esterno decisamente poco amichevole. Nonostante la situazione tutt’altro che favorevole, passa da Catania la salvezza del Torino che dopo tre sconfitte consecutive necessita di punti-salvezza, unica boccata d’ossigeno per rianimare un entusiasmo che ultimamente è finito sotto le scarpe. In questo particolarissimo momento della stagione, il pensiero del tecnico è quello di affidarsi agli elementi di maggior estro. Uno su tutti, messo spesso in naftalina in questo campionato, vuoi per scelte tecniche, vuoi per acciacchi è Alvaro Recoba. Proprio al talento e ai piedi del sudamericano, si punta per uscire dal tunnel avarissimo di soddisfazioni, e raddrizzare dunque una stagione tornata paurosamente ad essere preoccupante. Chissà se i fatti daranno ragione a mister Novellino; Recoba, quest’anno, non ha particolarmente entusiasmato. Nelle sedici apparizioni fin qui disputate, il “Chino” è andato a rete una sola volta, a Palermo con un bel diagonale, poi tante apparizioni a metà strada dalla piena sufficienza. I ricordi migliori in granata, sono quelli di Coppa Italia con la sua doppietta alla Roma che avevano fatto sognare un ritorno in grande stile dell’asso uruguayano. Proprio su quei ricordi, ora, si basano le nuove aspettative del clan granata. Effettivamente, Recoba è dotato di ampi sprazzi di classe; una sua giocata potrebbe in qualsiasi momento decidere la partita. E’ il bello di chi ha un gran talento come lui. A patto che, oltre alla giocata di “effetto”, riesca anche a dare un contributo di “sostanza” alla manovra offensiva. In settimana, il tecnico granata Novellino ha speso grandi parole sulla sua voglia di riscatto e di “lasciare il segno” con la maglia granata. Il suo momento, dunque, è arrivato e non sono ammesse ulteriori proroghe. Da buon professionista che sa il fatto suo, il “chino” ha provato e riprovato schemi, passaggi profondi e tocchi di prima, oltre ad una massiccia dose di calci piazzati. Proprio le punizioni dalla distanza e i tiri da lontano, sue armi principali, sono quelle che mancano al Toro per provare a rendersi pericolosamente offensivo anche fuori dall’area avversaria. La speranza in tutti è che il fantasista granata possa vestire i panni del leader, figura ormai desueta nello spogliatoio granata, e portare il Toro in posizioni più serene di classifica, così come fatto nove anni fa a Venezia quando proprio sotto la guida di Novellino segnò dieci pesantissimi gol che aprirono la strada verso una salvezza tranquilla.