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Robe mai viste

I tifosi del Toro hanno visto, a seconda dell'età, tutti quanti molte o moltissime partite di calcio. Ne hanno viste tante di brutte, facilmente dimenticabili, specie negli ultimi anni; e ne hanno viste pure di belle, per fortuna. Ma una...

Redazione Toro News

I tifosi del Toro hanno visto, a seconda dell'età, tutti quanti molte o moltissime partite di calcio. Ne hanno viste tante di brutte, facilmente dimenticabili, specie negli ultimi anni; e ne hanno viste pure di belle, per fortuna. Ma una come quella di ieri no, mancava alla casistica.Chi ieri avesse avuto occasione di seguire alcuni minuti del primo tempo davanti al televisore ma senza l'audio, avrebbe creduto di trovarsi davanti ad un momento di gioco fermo: infortunio, sostituzione, vattelapesca. Non é un'esagerazione, non é una perifrasi: é accaduto a molti.Invece no, la partita era in corso, ma un grande mistero teneva i difensori del Torino nella propria metà campo, a passarsi vicendevolmente il pallone, e gli stabiesi nella propria. Un risultato grottesco, che ha portato dopo un pezzo il pubblico di Castellammare ad urlare, esasperato, agli attori della pantomima che si svolgeva in campo.Mai visto, mai. Ma perché é successo? Quali ragioni possono aver indotto Ventura a chiedere ai suoi un atteggiamento tanto inspiegabile? Tra il serio ed il “quasi serio” proviamo a tracciare qualche ipotesi; sono le prime che ci vengono in mente, ciascuno é libero di aggiungere le proprie.Condizione fisica. Il mister si é reso conto di avere troppi elementi con la lingua a penzoloni, proprio ora che bisogna portare lo sprint decisivo: non basta tenere a casa Iori, chi é in campo deve comunque risparmiarsi.Obiezione: com'é possibile ridursi, soli, in questo stato, quando manca ancora così tanto alla fine?Convalescenza psicologica. La Caporetto contro l'Hellas é stata talmente inaspettata e talmente pesante che il gruppo non deve essere sottoposto per nessuna ragione al rischio di un nuovo ko: per cui, cautela massima.Obiezione: la miglior medicina per riprendersi non é tornare a vincere, dimostrando a se stessi che si é ancora forti?Ambiente rovente. Castellammare aveva preparato la partita della vita, Ventura ha voluto in questo modo anestetizzare un insieme di fattori che avrebbero potuto far volare sulle proprie ali lo Stabia.Obiezione: ma una volta ottenuto il risultato, dopo il riposo, non si sarebbe potuto accelerare?Sopresa tattica. Ventura ha preparato la solita tattica attendista, ma davanti a sé ha trovato un'avversaria parimenti portata a traccheggiare, che non pressava, non attaccava e quindi non si scopriva come invece il tecnico sperava facesse.Obiezione: basta così poco ad uno Stabia qualunque per asfissiare il gioco del Torino? Davvero esiste un solo modo di giocare?Volemose 'bbene. Dopo i tre punti ottenuti in settimana a tavolino, i granata tornano primi in graduatoria e ad occupare una posizione invidiabile; ora basterà tenerla, non perdendo sui campi difficili e vincendo le partite da vincere. Un punto non é da disprezzare, gli avversari concordano visibilmente...Obiezione: no, non vogliamo credere nemmeno per un istante che si sia potuto fare questo ragionamento.Non sappiamo davvero cosa sia accaduto ieri al Toro, anche se verrebbe da definirlo “black-out”: ancora più lungo di quello dell'Euganeo, però, visto che é iniziato lunedì sera e non é ancora finito.Sussistono tutte le ragioni per pensare che la luce si riaccenderà sabato contro il Gubbio, dopo una pausa che, a quel punto, felicemente si potrà definire “fisiologica”; ma questo accadrà quel giorno. Fino ad allora, un po' di sconcerto -se non ancora di preoccupazione- nasce inevitabilmente nel cuore dei tifosi granata, che hanno visto tante partite ma mai una come quella di ieri.