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Roma e Torino, quando le scelte non pagano

Verso Roma - Torino / Sia Garcia che Ventura hanno fatto discutere per la scelta di giocare in Europa rinunciando a molti titolari, solo il campo domenica sera ci dirà chi avrà avuto...

Redazione Toro News

"UN MALCOSTUME TUTTO ITALIANO - C'è un male profondo che attanaglia l'Italia trasversalmente da Nord a Sud unendo città e piazze lontane tra loro come nemmeno Garibaldi riuscì a fare assieme ai suoi mille uomini. Ora senza scomodare i problemi che colpiscono le famiglie italiane in questo periodo non parliamo né della crisi né della disoccupazione o altre situazioni di disagio che colpiscono il nostro paese. Questo è un male relativo al nostro amato calcio ma che colpisce ormai le nostre società da nord a sud da almeno un decennio senza parrebbe trovare argini alla dilagazione del fenomeno. Stiamo parlando di quella folle idea che tiene in scacco gli allenatori di tutta la penisola di tenere in poca considerazione le coppe europee infarcendo le formazioni nostrane di giovani e riserve lasciando i giocatori più rappresentativi senza distinzioni di ruolo da Totti a Moretti, da Handanovic ad Hamsik a vedere i compagni da seduti. E nel frattempo il ranking Uefa cala.

"GARCIA E VENTURA SCELTE SIMILI - Il destino vuole che due dei maggiori interpreti settimanali di questa malsana consuetudine si ritrovino uno contro l'altro nel posticipo domenicale. La Roma di Rudi Garcia ospiterà alle 20.45 di domenica il Torino di Giampiero Ventura. Entrambe le formazioni, dopo due deludenti risultati nell'ultimo turno di campionato che han visto i capitolini soccombere al Napoli e i granata impattare senza gloria contro l'Atalanta in casa, nel turno di coppe europee hanno optato per motivi differenti per lasciare a riposo diversi interpreti importanti. La Roma ha ritenuto impossibile, dopo i sette gol incassati in casa, anche solo provare per orgoglio personale a giocarsela coi fortissimi giocatori del Bayern Monaco. Più facile sembrerebbe battere i granata domenica sera all'Olimpico capitolino per continuare il lungo inseguimento alla Juventus. Giampiero Ventura invece non è riuscito a dare alla squadra in partenza per Helsinki la giusta determinazione e Concentrazione. Le stesse scelte al momento delle convocazioni di lasciare a Torino alcuni dei giocatori più rappresentativi della squadra non ha certo aiutato i giocatori ad affrontare gli avversari di turno con la voglia di vincere necessaria, ritenendo l'avversario già battuto prima ancora di essere scesi in campo. La sfida di domenica sera ci svelerà chi avrà fatto le valutazioni più corrette, intanto entrambe le squadre dovranno conquistarsi faticosamente il diritto a proseguire il cammino in Europa finita la fase a gironi.

"COPPA ALLE SPALLE, TESTA ALLA ROMA - Personalmente sono scelte che i tifosi non riescono a condividere e difficilmente comprendono, soprattutto quelli più romantici che spendono soldi e ferie per seguire la propria squadra in città lontane, solo per amore incondizionato ai propri colori. Eppure si vede che Garcia e Ventura avranno fatto i loro calcoli per trarre il meglio dalla propria squadra in vista dell'intera stagione. Alla Roma servono i tre punti a tutti i costi, al Torino un pareggio sarebbe un risultato gradito. Dopo Helsinki molti dei tifosi han rivisto gli spettri del turnover pre derby che Ventura ha effettuato in alcune occasioni con l'unico risultato di perdere sia la sfida precedente che la stracittadina. La speranza è ovviamente di invertire questo trend negativo. Visto che non si può tornare indietro alla partita di giovedì occorre quindi soffermarsi sulla sfida di domani sera, prepariamoci alla battaglia, serve una reazione di squadra che dovrà essere più unita che mai, concentrata su ogni pallone e con la grinta che da sempre ha contraddistinto i beniamini granata.

"E a sentire parlare di grinta, forza, voglia di vincere il pensiero non può che andare al capitano dei capitani, il compianto Giorgio Ferrini scomparso esattamente 38 anni fa. Se domenica sera si vuole vincere c'è un motivo in più per farlo per onorare al meglio la sua leggenda consapevoli che da lassù Giorgio guarderà il Toro scendere in campo e sorriderà a ogni intervento deciso di Glik, a ogni goccia di sudore versata da Gazzi, a ogni corsa sfrenata di Darmian sulla fascia.