di Alessandro Salvatico
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Roma, l’attacco perde i pezzi
di Alessandro Salvatico
Se Sparta piange, Atene non ride, capovolgendo il detto nell'ordine dei suoi fattori. Sparta è Torino (e speriamo lo sia anche nello spirito), dove Novellino può...
Se Sparta piange, Atene non ride, capovolgendo il detto nell'ordine dei suoi fattori. Sparta è Torino (e speriamo lo sia anche nello spirito), dove Novellino può lamentare due squalifiche ed altrettanti infortuni; Atene, capitale, è ovviamente Roma, dove l'esercito locale perde i pezzi, se è vero che in panchina andranno Julio Sergio, Virga, Filipe.I giallorossi dovranno fare a meno, per prima cosa, del numero uno: il portiere Doni, fermato da pubalgia ed anche da un'infiammazione al ginocchio. Al posto del brasiliano, giocherà il connazionale Artur. Difesa e centrocampo, invece, sono sostanzialmente al completo: l'unico assente dietro è Max Tonetto, che comunque avrebbe dovuto contendere il posto da titolare a Riise, mentre in mezzo mancherà Simone Perrotta, appiedato dal Giudice sportivo.E' l'attacco che fa maggiormente preoccupare Spalletti. Assente il capitano della legione, Francesco Totti, ecco che diventa molto incerta anche la presenza di colui che viene considerato quanto di più vicino a poter sostituire il Pupone, per talento ed esperienza: Mirko Vucinic. Il montenegrino, vittima di una contrattura ai flessori, lascerà probabilmente solo Julio Baptista là davanti.Dietro la Bestia, giocherà Pizarro con Menez, probabilmente preferito ad Aquilani. Ma se l'unica punta non ha cambi, se non Virga. Oltre a Totti e Vucinic, infatti, mancheranno anche le alternative di esperienza (il lungodegente Montella) o di freschezza (il giovane Okaka). Assenza importanti, che depauperano di possibilità il carniere di Spalletti. Ma l'allenatore toscano ha da sempre, tra le sue qualità principali, quella di saper sviluppare un gioco d'attacco anche senza attaccanti, o quasi; per cui, attenzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Alessandro Salvatico
Se Sparta piange, Atene non ride, capovolgendo il detto nell'ordine dei suoi fattori. Sparta è Torino (e speriamo lo sia anche nello spirito), dove Novellino può...
Se Sparta piange, Atene non ride, capovolgendo il detto nell'ordine dei suoi fattori. Sparta è Torino (e speriamo lo sia anche nello spirito), dove Novellino può lamentare due squalifiche ed altrettanti infortuni; Atene, capitale, è ovviamente Roma, dove l'esercito locale perde i pezzi, se è vero che in panchina andranno Julio Sergio, Virga, Filipe.I giallorossi dovranno fare a meno, per prima cosa, del numero uno: il portiere Doni, fermato da pubalgia ed anche da un'infiammazione al ginocchio. Al posto del brasiliano, giocherà il connazionale Artur. Difesa e centrocampo, invece, sono sostanzialmente al completo: l'unico assente dietro è Max Tonetto, che comunque avrebbe dovuto contendere il posto da titolare a Riise, mentre in mezzo mancherà Simone Perrotta, appiedato dal Giudice sportivo.E' l'attacco che fa maggiormente preoccupare Spalletti. Assente il capitano della legione, Francesco Totti, ecco che diventa molto incerta anche la presenza di colui che viene considerato quanto di più vicino a poter sostituire il Pupone, per talento ed esperienza: Mirko Vucinic. Il montenegrino, vittima di una contrattura ai flessori, lascerà probabilmente solo Julio Baptista là davanti.Dietro la Bestia, giocherà Pizarro con Menez, probabilmente preferito ad Aquilani. Ma se l'unica punta non ha cambi, se non Virga. Oltre a Totti e Vucinic, infatti, mancheranno anche le alternative di esperienza (il lungodegente Montella) o di freschezza (il giovane Okaka). Assenza importanti, che depauperano di possibilità il carniere di Spalletti. Ma l'allenatore toscano ha da sempre, tra le sue qualità principali, quella di saper sviluppare un gioco d'attacco anche senza attaccanti, o quasi; per cui, attenzione.
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