"di Gianluca Sacchetto
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Rosina, capitano da ritrovare
di Gianluca Sacchetto
Arrivò in maglia granata da semi-sconosciuto, dopo aver giocato alcune stagioni tra le fila di Parma e Verona, diventando...
"Arrivò in maglia granata da semi-sconosciuto, dopo aver giocato alcune stagioni tra le fila di Parma e Verona, diventando presto il simbolo della squadra, osannato dai tifosi e dalla Maratona. Alla fine del primo anno di serie B il suo bottino fu di 12 reti.
"Nelle due stagioni successive in A fu ancora lui il leader assoluto del Toro. Con Zaccheroni salì agli onori della cronaca con grandissime prestazioni. Stessa situazione il campionato scorso, quando realizzò il primo gol dell’intera serie A con una magìa delle sue, tanto da meritarsi la chiamata in nazionale contro il Sud Africa sotto la gestione Donadoni, e trascinò i granata alla salvezza con una rete nella partita decisiva di Livorno.
"Qualcosa cambia invece quest’estate. I primi malumori verso la società per un mercato di basso profilo, poi l’inizio di una stagione davvero tribolata per il capitano. E i tifosi iniziano a spaccarsi su di lui. Chi lo vorrebbe sempre in campo a prescindere, essendo l’unico in grado di prendere la squadra per mano nei momenti delicati e dare un po’ di imprevedibilità. Chi, al contrario, non lo vede più come un uomo decisivo e opterebbe per un suo utilizzo solamente a partita in corso e preferirebe che la fascia di capitano venisse affidata a Sereni o Natali.
"Non si può negare la stagione travagliata di Rosina, sicuramente al di sotto dei suoi standard. Tuttavia il numero 10 è senza ombra di dubbio un valore aggiunto per questa rosa, l’unico a tentare la giocata per smarcare un compagno davanti alla porta. Forse troppe le responsabilità assegnategli negli anni passati, tra cui la fascia di capitano, e lui quest’anno ha ceduto, non riuscendo probabilmente a reggere le pressioni.
"Per il bene del Toro, però, fischiarlo dovrebbe essere la soluzione estrema. Si rischia, infatti, di perdere per sempre un giocatore che ha dimostrato di essere importante per questa squadra. E, aprendo uno scenario di futura cessione, la sua valutazione crollerebbe se società e tecnico non puntassero su di lui. Ma Camolese ha dimostrato invece di crederci, schierandolo titolare sia a Palermo che contro il Catania. Anche domani sera a Milano toccherà ancora a Rosina partire dal primo minuto.
"Siamo certi che la sua velocità, unita a quella di Abate, potranno mettere in difficoltà una difesa rossonera a cui mancano molti elementi. Un suo gol chiuderebbe tutte le polemiche. L’importante in questo momento sarebbe, come dichiarato da Cairo, lasciarlo lavorare in pace. Cosa comprensibilmente difficile, però, per dei tifosi che l’hanno sempre coccolato e che da lui si aspettano sempre qualcosa in più rispetto ai compagni.
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