di Paolo Morelli
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Rosina, capitano della svolta
di Paolo Morelli
In allenamento, Novellino ha schierato Alessandro Rosina in posizione di esterno sinistro sulla mediana. Questa scelta – forse – aveva creato più attrito tra...
In allenamento, Novellino ha schierato Alessandro Rosina in posizione di esterno sinistro sulla mediana. Questa scelta – forse – aveva creato più attrito tra i due nella prima esperienza di Monzon in granata, attrito che ora dovrebbe essere scomparso. A Rosina non piaceva giocare lì, mentre il tecnico di Montemarano insisteva nel considerarlo un esterno.Ora: stessi interpreti, momento diverso. Rosina dovrà fare l’esterno (come peraltro, negli ultimi tempi, gli faceva fare De Biasi) perché nel 4-4-2 l’unico ruolo per lui pare essere quello. Il numero dieci granata però potrebbe essere l’uomo della svolta nella nuova gestione Novellino, questo però dipenderà dal giocatore. Accettare un ruolo non gradito senza fiatare e impegnandosi al massimo potrebbe (dovrebbe) essere il primo passo. Quella fascia al braccio poi, candida Rosina a indiscusso trascinatore di una squadra in alto mare, al traino di un allenatore con tanta voglia di riscatto che ha “capito quali sono stati gli errori” della precedente esperienza sotto la Mole.Questo però non deve mettere troppa pressione addosso al giocatore, il che è sempre controproducente. Non deve innalzarne il ruolo a “uomo della Provvidenza”, ma renderlo consapevole di portare sulle spalle un numero dieci e una maglia granata. La stessa che aveva Mazzola, per intenderci. Lo scossone alla truppa dovrebbe darlo il capitano, anche da esterno sinistro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
In allenamento, Novellino ha schierato Alessandro Rosina in posizione di esterno sinistro sulla mediana. Questa scelta – forse – aveva creato più attrito tra...
In allenamento, Novellino ha schierato Alessandro Rosina in posizione di esterno sinistro sulla mediana. Questa scelta – forse – aveva creato più attrito tra i due nella prima esperienza di Monzon in granata, attrito che ora dovrebbe essere scomparso. A Rosina non piaceva giocare lì, mentre il tecnico di Montemarano insisteva nel considerarlo un esterno.Ora: stessi interpreti, momento diverso. Rosina dovrà fare l’esterno (come peraltro, negli ultimi tempi, gli faceva fare De Biasi) perché nel 4-4-2 l’unico ruolo per lui pare essere quello. Il numero dieci granata però potrebbe essere l’uomo della svolta nella nuova gestione Novellino, questo però dipenderà dal giocatore. Accettare un ruolo non gradito senza fiatare e impegnandosi al massimo potrebbe (dovrebbe) essere il primo passo. Quella fascia al braccio poi, candida Rosina a indiscusso trascinatore di una squadra in alto mare, al traino di un allenatore con tanta voglia di riscatto che ha “capito quali sono stati gli errori” della precedente esperienza sotto la Mole.Questo però non deve mettere troppa pressione addosso al giocatore, il che è sempre controproducente. Non deve innalzarne il ruolo a “uomo della Provvidenza”, ma renderlo consapevole di portare sulle spalle un numero dieci e una maglia granata. La stessa che aveva Mazzola, per intenderci. Lo scossone alla truppa dovrebbe darlo il capitano, anche da esterno sinistro.
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