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Rosina, lampi di genio

La sconfitta di Vicenza ha lasciato ovviamente molto amaro in bocca, non solo per come è maturata, in cui ci ha messo uno zampino l’arbitro Banti, recidivo già di altre dubbie decisioni in serie A, ma anche per una certa...

Redazione Toro News

La sconfitta di Vicenza ha lasciato ovviamente molto amaro in bocca, non solo per come è maturata, in cui ci ha messo uno zampino l’arbitro Banti, recidivo già di altre dubbie decisioni in serie A, ma anche per una certa mancanza di manovra fluida. La difesa è la principale imputata di questo momento negativo, mentre a inizio campionato era quella meno battuta, l’attacco ha le sue colpe perché non basta fare movimento, bisogna sempre tirare. Nonostante il nervosismo e il pessimismo che sta crescendo nella tifoseria c’è uno squarcio di luce che fulmina gli esteti del bel calcio.

Il nome? E’ ormai una consuetudine ed è quello di Alessandro Rosina, detto Rosinaldo, ma forse più simile ad un certo Andrea Pirlo. Del fantasista milanista ha alcune assonanze, sa tirare punizioni meravigliose che nove volte su dieci si trasformano in gol, dunque concedere un tiro dal limite al giovane ventiduenne ex Parma è come dare un calcio di rigore, quelli che spesso gli arbitri non vedono o si dimenticano di fischiare. Purtroppo come Pirlo spesso non parte titolare, non si sa se per mossa tattica o per le condizioni fisiche. Certo che per un ragazzo giovane e disinvolto come il nostro Rosinaldo si fa fatica a credere che non possa reggere due o tre partite di fila.

Volendo credere che De Biasi ha ancora in mano il polso della situazione, nonostante le critiche va sempre ricordato che ha dato molto in condizioni precarie, c’è da pensare che Rosina lo tenga in pugno come la carta jolly da giocare per confondere gli schemi agli avversari. I fantasisti non possono avere una precisa posizione in campo, devono avere libertà di azione, per cui fresco nella ripresa può fare la differenza, a patto che non entri quando la situazione sia già troppo compromessa. De Biasi, da uomo intelligente ed acuto qual è, ha capito che i tifosi vogliono il loro campione in campo sin dal primo minuto e contro il Catanzaro è probabile che lo vedremo uscire dal sottopasso per dare la carica ai compagni.

In attesa che la squadra torni in campo per i consueti allenamenti di preparazione al match di sabato, i tifosi stanno mugugnando sul perché di questo periodo negativo: spogliatoio spaccato, premi promozione, De Biasi che non capisce più nulla, o semplice calo fisico e di idee? Solo una vittoria può tacitare ogni malumore, in fondo buona parte della tifoseria sta con la squadra, un po' meno con il mister, ma cambiare solo per dare una svolta potrebbe essere un passo pericoloso, vedere alla voce Empoli.