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Rosina seconda punta?

Una cosa in questo contraddittorio campionato granata è certa: se due allenatori dalla filosofia tattica ben distinta hanno puntato entrambi sull’utilizzo di una sola punta effettiva un motivo...

Federico Floris

"Una cosa in questo contraddittorio campionato granata è certa: se due allenatori dalla filosofia tattica ben distinta hanno puntato entrambi sull’utilizzo di una sola punta effettiva un motivo c’è. La squadra evidentemente non riesce a supportare due uomini d’area, mettendo contemporaneamente in campo un fantasista su una fascia ed un esterno di ruolo sull’altra.Un’idea che potrebbe essere provata per migliore il modesto rendimento sotto porta del Toro consiste nello spostamento di Rosina a seconda punta, esperimento tentato senza troppa convinzione da Zaccheroni.

"Il dieci granata ha le caratteristiche della mezzapunta classica ma per capacità tecniche e freddezza sotto porta (non scordiamo che si tratta del capocannoniere della squadra benché giochi sulla fascia) può benissimo svolgere il ruolo di partner del centravanti di turno, spesso isolato e stretto tra i centrali avversari.Rosina dovrebbe godere di libertà d’azione, svariare lungo tutto il fronte offensivo, e grazie alla propria velocità sia nello stretto che in campo aperto cambiare marcia e puntare verso la porta avversaria.

"Ora come ora trova dinanzi a sé una porzione di campo troppo vasta da coprire e troppi avversari da superare. Se partisse dieci metri più avanti godrebbe anche di una maggiore lucidità una volta arrivato il momento di concludere a rete.I gol più belli di Rosina in questo campionato sono giunti in seguito ad azioni personali, sviluppate in contropiede (a Bergamo e in casa con il Catania). Quando trova squadre che attaccano il talento calabrese diventa letale negli spazi larghi ma contro difese piazzate, come sovente capita di trovarne all’Olimpico, risulta più facilmente controllabile. Per questo impiegato più vicino alla porta avversaria potrebbe tentare più spesso la conclusione a rete.

"Il resto della squadra verrebbe disegnato con 4-4-2 classico con Lazetic a sinistra e Comotto spostato all’ala destra, per poter sfruttare al meglio le capacità di inserimento dell’esterno eporediese, parso a suo agio quando chiamato a spingere. Sinora ha segnato 3 reti che hanno fruttato 4 punti, una risorsa in più da sfruttare per De Biasi. Soprattutto considerando il bottino delle punte: 2 reti per Muzzi (decisivo il colpo di testa che ha aperto le danze a Messina), 4 per Stellone (sono valse 5 punti) e 3 per Abbruscato (al momento non ancora decisivo).Si tratterebbe di una squadra ordinata con Gallo a dirigere il centrocampo cercando di verticalizzare per Rosina e gli esterni a turno concentrati nel raggiungere il fondo per crossare o ad inserirsi nel cuore dell’area per dar man forte al centravanti.