di Paolo Morelli
toro
Rosinaldo? Buona la prima
di Paolo Morelli
Con il Brescia non aveva impressionato, ma aveva comunque fatto vedere di poter essere determinante nel momento del bisogno. Alessandro Rosina ha offerto poi con il Lecce una...
Con il Brescia non aveva impressionato, ma aveva comunque fatto vedere di poter essere determinante nel momento del bisogno. Alessandro Rosina ha offerto poi con il Lecce una prestazione perfetta, fornendo assist per i compagni e facendo impazzire la difesa avversaria per tutta la partita. Si potrà obiettare che il Lecce non sia un avversario chissà quanto difficile, certo, non sarà l’Inter, ma ogni squadra non va mai sottovalutata, e ci ricordiamo tutti la fatica fatta l’anno scorso contro squadre sulla carta “meno forti”.Questo non significa che tutti i mali siano magicamente passati, ma Rosinaldo conferma ancora una volta che quel numero dieci è ampiamente meritato, così come quella fascia da capitano. E’ maturato, ma già lo si era visto durante la preparazione estiva, e se l’esordio col Brescia non ha convinto più di tanto (a parte qualche guizzo), la prima di campionato con il Lecce mette d’accordo tutti. C’è il rigore trasformato, che lo porta già ad essere capocannoniere della squadra con due reti in due partite. Due rigori, ma se vi sembra facile immaginatevi di dover calciare un rigore con l’Olimpico intero che vi guarda. È prematuro usare queste terminologie, “capocannoniere”, ma tant’è. Poi ci sono gli assist, i dribbling, la corsa. Tutte qualità che portano alla mente la solita domanda: Lippi dove sei? Che è poi una domanda alla quale il pubblico granata è abituato. Il granata, ultimamente, mal si accosta con l’azzurro. Forse però l’inserimento di Sereni e Diana nella “lista dei 50” potrebbe finalmente dare un cambio di rotta.Anche quest’anno, Rosina viene inserito in un “trio”. L’anno scorso avevamo i “tre tenori”, ma evidentemente questa definizione non deve aver portato bene poiché quei tre tenori, piuttosto che qualche ottimo acuto, ci hanno riservato parecchie terribili stecche. L’unico che si è salvato, manco a dirlo, è Rosinaldo. Ma del resto quei tre non erano fatti per giocare insieme. Quest’anno però nel trio ci sono Amoruso e Bianchi, questi si che possono giocare insieme. L’esordio del trio è stato ottimo, così come l’esordio di Rosina. Chissà che il capitano granata, in quanto a segnature, quest’anno non vada in doppia cifra. Sarebbe una bella soddisfazione, sia per lui che per chi crede in lui. Restiamo coi piedi per terra però, ora abbiamo un ottimo esordio con il Lecce, starà al “Piccolo Principe” continuare su questa scia, e non ci sono dubbi sul fatto che possa riuscirci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Con il Brescia non aveva impressionato, ma aveva comunque fatto vedere di poter essere determinante nel momento del bisogno. Alessandro Rosina ha offerto poi con il Lecce una...
Con il Brescia non aveva impressionato, ma aveva comunque fatto vedere di poter essere determinante nel momento del bisogno. Alessandro Rosina ha offerto poi con il Lecce una prestazione perfetta, fornendo assist per i compagni e facendo impazzire la difesa avversaria per tutta la partita. Si potrà obiettare che il Lecce non sia un avversario chissà quanto difficile, certo, non sarà l’Inter, ma ogni squadra non va mai sottovalutata, e ci ricordiamo tutti la fatica fatta l’anno scorso contro squadre sulla carta “meno forti”.Questo non significa che tutti i mali siano magicamente passati, ma Rosinaldo conferma ancora una volta che quel numero dieci è ampiamente meritato, così come quella fascia da capitano. E’ maturato, ma già lo si era visto durante la preparazione estiva, e se l’esordio col Brescia non ha convinto più di tanto (a parte qualche guizzo), la prima di campionato con il Lecce mette d’accordo tutti. C’è il rigore trasformato, che lo porta già ad essere capocannoniere della squadra con due reti in due partite. Due rigori, ma se vi sembra facile immaginatevi di dover calciare un rigore con l’Olimpico intero che vi guarda. È prematuro usare queste terminologie, “capocannoniere”, ma tant’è. Poi ci sono gli assist, i dribbling, la corsa. Tutte qualità che portano alla mente la solita domanda: Lippi dove sei? Che è poi una domanda alla quale il pubblico granata è abituato. Il granata, ultimamente, mal si accosta con l’azzurro. Forse però l’inserimento di Sereni e Diana nella “lista dei 50” potrebbe finalmente dare un cambio di rotta.Anche quest’anno, Rosina viene inserito in un “trio”. L’anno scorso avevamo i “tre tenori”, ma evidentemente questa definizione non deve aver portato bene poiché quei tre tenori, piuttosto che qualche ottimo acuto, ci hanno riservato parecchie terribili stecche. L’unico che si è salvato, manco a dirlo, è Rosinaldo. Ma del resto quei tre non erano fatti per giocare insieme. Quest’anno però nel trio ci sono Amoruso e Bianchi, questi si che possono giocare insieme. L’esordio del trio è stato ottimo, così come l’esordio di Rosina. Chissà che il capitano granata, in quanto a segnature, quest’anno non vada in doppia cifra. Sarebbe una bella soddisfazione, sia per lui che per chi crede in lui. Restiamo coi piedi per terra però, ora abbiamo un ottimo esordio con il Lecce, starà al “Piccolo Principe” continuare su questa scia, e non ci sono dubbi sul fatto che possa riuscirci.
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