"Nella sconfitta patita dal Torino in quel di Marassi contro la Sampdoria la squadra di Mihajlovic ha evidenziato un'insolita ed inattesa capacità di risultare imprevedibile: una notizia per la squadra che sino alla scorsa giornata vantava il secondo attacco del campionato (oggi è al terzo posto) e che fa della fantasia un'arma letale per ogni retroguardia avversaria. Contro i blucerchiati, però, si è evidenziato ancora di più come l'estro abbia bisogno, nel calcio, di basi solide e forti, assicurate, in fase offensiva, da un centrocampo che invece, nella sfida di Genova, è venuto in parte a mancare.
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Sampdoria-Torino 2-0, il centrocampo non gira e la squadra si appiattisce
Post partita / Benassi, Valdifiori e Baselli non si mettono in evidenza, la manovra granata ne risente
"Se in fase difensiva infatti il trio composto da Benassi, Valdifiori e Baselli ha fatto vedere buone cose, è in fase offensiva che quella che dovrebbe essere la cerniera di qualità della mediana granata non è uscita dall'anonimato: poche idee, poco spazio (qui il merito va alla Samp), poca verticalità nel servire Belotti e gli esterni. Il risultato è stato che Ljajic e Iago Falque hanno ricevuto sempre palla solo spalle alla porta, senza avere quasi mai l'occasione di girarsi e di puntare l'area se non ad intermittenza nel primo tempo di gioco.
"Valdifiori ha patito una strettissima marcatura da parte degli attaccanti e del trequartista doriani, mentre Benassi e Baselli (che festeggiava le cento presenze in Serie A) non sono riusciti a trovare spazio nello scacchiere tattico della partita. La squadra è così risultata ripetitiva e prevedibile, senza la possibilità di far male ad una Samp organizzata. Il Toro dipende (anche) dal suo centrocampo, come normale che sia, e da Genova arrivano appunti importanti per migliorare ulteriormente sotto il profilo della personalità e della capacità di incidere sul match.
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