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Sampdoria-Torino, parla Quagliarella: “A Marassi momenti stupendi, ma ora voglio i gol in granata”

Verso Samp-Toro / L'attaccante in vista della sfida: "Trasferta difficile, ma vogliamo vincere. Rigori? Li batte chi se la sente"

Manolo Chirico

"Solare, sereno, pronto a pungere alla prima occasione. Fabio Quagliarella, tornato nella Torino granata, ha ritrovato il sorriso e con esso anche la Nazionale. In vista della gara contro la Samp l'attaccante ha approfittato per con fidarsi con i colleghi giornalisti. "Tornare a Marassi da avversario e qualcosa di speciale. In quello stadio, per me il più bello d'Italia, ho passato momenti stupendi - apre il bomber campano. Che viene subito stuzzicato sul solito tema del 'gol dell'ex': "Sarà davvero un piacere tornare davanti ad un pubblico che mi ha dato tanto affetto, però ora indosso un'altra maglia e la voglio, la devo, onorare. Come é giusto che sia. Farò di tutto per segnare".

"Segnare, per vincere: "Certamente noi dobbiamo andare in trasferta con la mentalità giusta, dobbiamo andare in campo per vincere. In carriera non ho mai incontrato giocatori e squadre che accettassero di andare in campo per pareggiare. Contro l'Inter abbiamo dato il massimo, ma non é bastato. Contro la Samp faremo di tutto per portare a casa tre punti".

"Contro l'Inter un buon pareggio, ma quel rigore sbagliato da Larrondo ha il suo peso: "Sinceramente credo sia giusto parlare di un rigore sbagliato, al pari di tanti altri rigori sbagliati nella storia del calcio. Non bisogna farne un dramma. Qui da noi chi più se la sente va dal dischetto e tira. Ovviamente, da attaccante, vorrei batterli anche io, ma in quel frangente Larrondo era convinto ed è giusto che abbia calciato lui".

"Da qui si apre una piccola parentesi sul suo possibile partner in attacco: "Ad esser sincero, i più affiatati al momento sono Larrondo e Barreto perché, del pacchetto attaccanti, sono quelli che più hanno giocato in coppia. Per il resto posso dire che io, come tutti i nuovi, abbiamo assimilato gli schemi abbastanza in fretta. Forse solo Amauri sotto questo profilo é un po' più indietro, perché rispetto a noi é arrivato dopo".

"Poi il faro, torna a puntare su quel rigore generoso concesso contro l'Inter: "La trattenuta c'é stata. Io l'ho sentita. Non ho rivisto le immagini ma in campo la sensazione era che fosse un rigore giusto. Poi é normale, un attaccante appena avverte un contatto sospetto, si lascia andare senza troppa resistenza. Fa parte del mestiere. Vidic? Benvenuto in Italia caro mio - scherza, ndr -. Ironia a parte, credo che in carriera abbia dimostrato di essere un campione ed è stato un onore confrontarsi con lui in campo".

"Infine, un commento sui suoi primi mesi al Toro e sul ritorno in Nazionale: "Qui al Torino ho ritrovato una persona come Giacomo Ferri che per me ha significato tanto, soprattutto in gioventù , quando ci spiegava il valore di questa maglia, il mito del Fila e altro ancora. Quando ho saputo dell'offerta del Toro, ho subito accettato. Il mio rapporto con Napoli? Ho sempre solo detto che Napoli é la mia terra e che mai avrei denigrato la mia città, nonché la mia squadra del cuore. Detto ciò dal Napoli non é mai arrivata la suddetta offerta. La Nazionale? Fa piacere esser stato convocato, spero di ritagliarmi un posto fisso. Conte mi conosce e io conosco lui, il rapporto tra noi é come il classico rapporto tra un giocatore ed un allenatore. So cosa pretende dai giocatori, spero di convincere anche lui".