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Santoruvo, un pericoloso avversario

 

Martedì arriva il Bari, una squadra che è risalita in classifica grazie alla vittoria contro l’Atalanta e che vanta tra i suoi un attaccante pericoloso come Vincenzo Santoruvo. Finora il bomber ha segnato...

Redazione Toro News

Martedì arriva il Bari, una squadra che è risalita in classifica grazie alla vittoria contro l’Atalanta e che vanta tra i suoi un attaccante pericoloso come Vincenzo Santoruvo. Finora il bomber ha segnato quattro dei nove gol baresi, che però non sono sempre stati determinanti al fine del risultato, come lui stesso ha ammesso aggiungendo che preferirebbe non farli in cambio della vittoria della sua squadra.Vincenzo è nato a Bitonto ventisette anni fa, prima di finire al Bari ha vissuto alcune stagioni alla Viterbese in C1, ma è proprio in terra di Puglia che ha trovato gli stimoli maggiori. Possiede una propensione innata per il gol, ma sa essere generoso e aggressivo al punto giusto, mettendosi a disposizione, se necessario, in ogni reparto. Finora gli attaccanti più pericolosi degli avversari sono stati presi in consegna da Oscar Brevi che è stato abile a chiudere loro ogni varco, proprio l’esperienza e la carica dell’ex ascolano sono un punto fermo di questo Toro.Tra gli altri biancorossi c’è da tenere d’occhio un certo Gazzi il quale, se è in giornata di vena, può risultare pericoloso, così Scaglia che sulla fascia non cede mai, pronto a battersi in ogni situazione, pur senza possedere una classe innata. L’ex viola, nato a Venaria e cresciuto nell’Alessandria, è un jolly che può trovarsi dappertutto, a rilanciare come a rompere il gioco avversario.Non va nemmeno dimenticato il portiere belga Gillet che non è riuscito ad esplodere a dovere come si prevedeva all’inizio della sua carriera, forse anche a causa di una squalifica per doping che gli fu comminata nel 2001. Rimane sempre uno dei migliori portieri di categoria. I granata comunque potranno contare sulla grande voglia di riscatto da parte di Diaw Doudou che proprio tra i galletti non ha goduto di molta fiducia e se n’è andato in estate senza più stimoli, quelli che per fortuna è riuscito a trovare a Torino. Grazie a De Biasi e alla fiducia che ha ricevuto da parte di tutto l’ambiente il difensore senegalese è riuscito a diventare uno dei cardini di questo nuovo Torino.