di Edoardo Blandino
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Saracinesca Sereni
di Edoardo Blandino
Ai tempi dell’Empoli era considerato un predestinato, uno che sarebbe diventato in poco tempo tra i migliori portieri d’Europa, tanto da portare Pagliuca a sbilanciarsi:...
"Ai tempi dell’Empoli era considerato un predestinato, uno che sarebbe diventato in poco tempo tra i migliori portieri d’Europa, tanto da portare Pagliuca a sbilanciarsi: “Sarà il mio erede”. Solo che per sfondare serve anche la fortuna che, a quanto pare, non ha sorriso in pieno a Matteo Sereni. Nella prima parte del decennio in corso nessuna grande squadra si è mai affidata alle prodezze del numero uno granata e l’estremo difensore è finito a difendere le porte di Samp (in B), Piacenza, Treviso e addirittura dell'Ipswich Town.
"Quando poi gli è arrivata una proposta da un club importante come la Lazio, si sono messe di mezzo incomprensioni legate al contratto e Sereni è rimasto a Roma dal 2003 al 2007 giocando solo qualche spezzone di gara. L’arrivo a Torino è stata una manna dal cielo per il portierone granata. Sotto la Mole si è ripreso molte rivincite su chi lo considerava finito e si è tolto diversi sassolini dalle scarpe dimostrando tutto ciò di cui era capace e che in passato gli era stato impedito di fare. A suon di prestazioni è diventato uno dei migliori numeri 1 della Serie A e ci si domanda cosa avesse dovuto ancora fare per essere convocato da Donadoni.
"Intanto l’ex giocatore della Lazio si allena seriamente pronto a gettarsi a capofitto nella nuova stagione, per aiutare la squadra a risollevare la testa dopo un periodo buio. Se Sereni continuerà sugli standard apprezzati in maglia granata, i tifosi potranno dormire sogni molto tranquilli.
"Foto: Maurizio Dreosti
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