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Sassuolo-Torino 0-0. Più tattica che spettacolo
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Sacchetto/ Crocifisso
PRIMO TEMPO. Al "Braglia" di Modena si sfidano le due difese meno battute della categoria in una partita che si...
Sacchetto/ Crocifisso
PRIMO TEMPO. Al "Braglia" di Modena si sfidano le due difese meno battute della categoria in una partita che si preannuncia molto tattica e dai ritmi non eccessivi, tenuto conto che le squadre tornano in campo appena quattro giorni dopo l'ultimo impegno. Ventura, come ampiamente previsto su queste pagina, si riaffida al 4-4-2 con la riproposizione della coppia pesante Bianchi-Ebagua davanti. La prima mezz'ora è abbastanza soporifera, tolta l'occasione iniziale capitata sui piedi di Sansone che ha costretto Coppola al grande intervento. Poi improvvisamente la gara si accende, quando Stevanovic subisce un colpo da Longhi e il Toro butta fuori il pallone per consentire i soccorsi al giocatore serbo. A quel punto il Sassuolo dovrebbe restituire il pallone ai granata, almeno sulla carta. Invece, i neroverdi riprendono il gioco come se niente fosse, scatenando la reazione dei tifosi granata. Da lì in avanti sale il livello di agonismo e anche la squadra di Ventura costruisce la prima vera occasione da gol con Bianchi, che di prima intenzione calcia dal limite dell'area con il pallone che termina poco alto. Prima del duplice fischio grande intervento difensivo di Ogbonna su Boakye che accende i tifosi granata. "Ogbonna in nazionale" il coro dedicatogli. Ma soprattutto una punizione dal limite di Bianchi, potente ma troppo centrale. E' ancora zero a zero dopo il primo tempo.
SECONDO TEMPO. Ritmi piuttosto blandi anche nella ripresa. Almeno, per quanto riguarda il Torino, anche perché è più il Sassuolo – pur prudente come sempre – a tentare di farsi pericoloso. E lo fa con Boakye, che ci prova dalla distanza, e poi con Sansone, qualche minuto più tardi. Bella l'azione del numero dodici neroverde, fermato dalla difesa granata. Nonostante i pochi segnali da parte dei suoi, Ventura non cambia nulla fino alla mezz'ora, quando Sgrigna prende il posto di Ebagua. Non cambia nulla nella disposizione tattica granata anche se, almeno negli ultimi 10-15 minuti, si vedono finalmente delle conclusioni verso la porta difesa da Pomini. Da lontano, però, prima con Vives poi con Sgrigna. Ma Ventura aveva avvisato della possibilità di una gara più tattica che spettacolare, più adatta a tecnici che non a tifosi, e le previsioni sono risultate esatte. A una decina dalla fine del match dentro anche Danilo D'Ambrosio per uno spento Antenucci, con Stevanovic che si sposta sulla sinistra. Ma dalle ali arrivano pochissimi spunti, e al termine dei 4' il risultato no si schioda dallo 0-0. Un pareggio quasi scritto.
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