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”Se mi aspetto di giocare? Certo, sempre”

Giulio Ebagua, domenica, incontrerà nuovamente (dopo l'amichevole di agosto) il suo Varese, squadra che lo ha definitivamente lanciato."Emozione? Normale, sono stati anni importanti, due anni magici, dove penso di aver raggiunto...

Redazione Toro News

Giulio Ebagua, domenica, incontrerà nuovamente (dopo l'amichevole di agosto) il suo Varese, squadra che lo ha definitivamente lanciato."Emozione? Normale, sono stati anni importanti, due anni magici, dove penso di aver raggiunto grossi obiettivi. Normale essere emozionato".

La squadra del Varese, Ebagua, la conosce molto bene: "Una squadra che fa dell'agonismo la sua arma, ha giocatori validi, importanti, come Neto Pereira, Carrozza. Adesso hanno anche preso Martinetti".

Poi un passo indietro, alla gara di Ascoli: "Gara strana, non so perchè sia andata così, è il mister che comunuqe deve parlare di queste cose, non io".

Vista la prestazione non proprio brillante di Antenucci, l'ex Varese potrebbe scendere in campo al fianco di Bianchi domenica sera. E quando gli viene chiesto se si aspetta di giocare contro la sua ex squadra lui risponde con sincerità: "Io mi aspetto di giocare, certo, mi aspetto di giocare sempre, non soltanto perchè domenica arriva il Varese. Il mio lavoro è anche quello di mettere in difficoltà il mister, siamo in quattro, tutti bravi".

Sull'assortimento con i partner d'attacco e sulla questione prima o seconda punta: "Io nasco e mi sento una seconda punta, poi posso anche adattarmi a giocare in modo diverso".

Fu Lerda a sperimentare Ebagua attaccante: "Lo ringrazio per l'intuizione, basta". Molto lapidario.

Nonostante le voci di mercato Bianchi e Ogbonna sono rimasti a Torino: "Sì, e questa è una cosa positiva. Ma non ci sono solo Bianchi ed Ogbonna in squadra, ma tanti altri giocatori. L'importante è allenarci, giocare bene e raggiungere l'obiettivo".

(foto M. Dreosti)