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Segnali di amore e di sostegno

di Edoardo Blandino

 

Dopo quattro anni si è da capo. Dei vari progetti, programmazioni e abbozzi di continuità, in queste stagioni si è visto davvero poco: troppo...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Dopo quattro anni si è da capo. Dei vari progetti, programmazioni e abbozzi di continuità, in queste stagioni si è visto davvero poco: troppo cambi in società, troppi cambi in panchina e troppi cambi in rosa. Alla fine non si è venuto a creare altro che un minestrone. E tutto questo ha portato solo confusione e false speranze. I continui proclami da parte della società di voler costruire una squadra solida da rinforzare ogni estate sono rimaste solo parole al vento. E chi è rimasto più scottato è stato il tifoso. Anni di sofferenze tra tanta B e poca A hanno temprato il supporter granata, insegnandogli ad essere forte ed aspettarsi il peggio. Ma questa volta, con l’arrivo di Cairo, sembrava proprio iniziata una nuova Era. Finalmente c’era un Presidente serio, disposto a mettere mano al portafoglio. La promozione immediata, poi, ha alimentato le speranze. Ma in A, il sostenitore si è scontrato con la cruda realtà della mancanza di programmazione. Nei tre anni di massima serie non si è fatto il minimo progresso né in società, né in campo. L’unico barlume di luce si è visto con l’arrivo (tardivo) di Foschi. Ed alla fine è stata retrocessione. In tutto questo, quelli che ci hanno rimesso maggiormente sono stati i tifosi. Già, perché l’unica cosa che il Toro ha da grande squadra sono loro. Perché nonostante tutto sono stati vicini alla squadra. Oggi non vogliamo entrare nel merito se sia giusto o meno contestare società e i giocatori in certi momenti, anche toccanti per la memoria granata, ma sottolineare l’affetto sempre espresso in questi anni. In ogni circostanza l’amore per questi colori ha spinto il pubblico a incoraggiare la squadra. E anche adesso, che si prospetta un anno buio,sono già molti i segnali di sostegno lanciati dai supporter. In alcune altre Piazze la retrocessione significa un crescente disinteresse verso la squadra, ma qui no. Il tifoso granata non abbandona i propri colori.