"di Gianluca Sacchetto e Edoardo Blandino
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Sereni: ‘Dopo gli insulti volevo rescindere’
di Gianluca Sacchetto e Edoardo Blandino
Nella Conference Room della Sisport è toccato a Matteo Sereni incontrare i giornalisti. Tanti i punti toccati dal portiere granata. A cominciare dal brutto...
Nella Conference Room della Sisport è toccato a Matteo Sereni incontrare i giornalisti. Tanti i punti toccati dal portiere granata. A cominciare dal brutto gesto nei confronti dei tifosi durante la partita contro il Cagliari del 19 ottobre, definito come il momento più brutto della stagione: ‘Io non sono un mercenario e alla fine di quella partita ho chiesto di rescindere il contratto. Se avessi pensato solo ai soldi mi sarei tappato le orecchie. Le persone importanti della mia famiglia mi hanno fatto capire che i fischi ti rendono più uomo, ma in quel momento non potevo sopportare una cosa del genere. È stato peggio quell’episodio che subire cinque gol a Bologna, che hanno dato fastidio ma meno di un attacco a moglie e figli’. Sul momento attuale dice: “Sappiamo tutti qual è la situazione, non dobbiamo però farne un dramma. Siamo a tre punti da squadre che son certo che riusciremo ad agguantare, non so quando ma la volontà c’è. Dalle situazioni difficili io traggo maggior forza, mi piego ma non mi spezzo. I miei compagni danno tutto sul campo, sono dei grandi professionisti. Purtroppo a volte i risultati non vengono. In ogni caso tutti capiscono la negatività del momento, con un po’ di attenzione in più avremmo potuto vincere contro il Chievo’. Sul gol irregolare Sereni rivela: ‘Mi sono accorto subito del fuorigioco, però era inutile protestare visto che il guardalinee ha preso subito la via del centrocampo. In quel momento non ero molto in me e avrei potuto dire frasi irriguardose, ricevendo anche cartellini’. Sabato il Toro andrà a far visita alla Lazio: ‘Contro di loro dovremo far risultato, è importante ottenere punti contro squadre così importanti. Bisogna ripartire dalla gara di San Siro. Loro devono riscattarsi dal momento negativo, ma noi dovremo fare una grande partita. Adesso noi siamo arrivati quattro risultati utili consecutivi, sicuramente abbiamo meno punti del previsto, però qualhe punto nelle prossime partite è importante. La squadra subisce molto meno di qualche mese fa. Con sacrificio, applicazione e tranquillità riusciremo a toglierci da questa situazione. Per migliorare io devo lavorare in un certa maniera e con il ritorno di Gandini torno ad esprimermi a grandi livelli. Prima non era così, ci è voluto un po’ di tempo per entrare in condizione. Adesso comunque conta solo il gruppo e la volontà di raggiungere la salvezza. Per adesso sono più incazzato che deluso perché siamo ancora in zona retrocessione. Ho solo voglia di giocare, disputare ogni partita come se fosse l’ultima.’ Riguardo la Lazio nessuna rivincita: ‘Non ne ho bisogno. Io mi fido ciecamente dei miei compagni come loro si fidano di me. Le prossime quindici partite sono tutte finali da giocare con tranquillità ma anche con la cattiveria necessaria. La classifica è quella che è, quest’anno siamo in ballo e non possiamo permetterci alcuna distrazione. Essendo più facile giocare quando si esce dalla zona retrocessione, mi auguro che ciò succeda al più presto’. Sulle decisioni di Novellino Sereni commenta: ‘Quello che penso è che si debbano sempre accettare, aver rispetto. Il tecnico non porta rancore, quando dice le cose lo fa in faccia. Se uno le recepisce bene, altrimenti è meglio che cambi mestiere. Adesso l’importante è che si remi tutti dalla stessa parte altrimenti si può andare a farci benedire’. Il momento più bello della stagione? ‘Deve ancora arrivare’.
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