"Meno male che c’è lui. Meno male che c’è Matteo Sereni. Se non fosse per il numero 1 granata oggi non si parlerebbe di una sconfitta con l’Ancona, ma di una disfatta. Il portierone granata è sempre una sicurezza ed è difficile vederlo sbagliare qualcosa, anche se come tutti i numeri uno qualche errore lo ha fatto pure lui. Da quando è arrivato al Toro ogni volta che mancava dai pali c’era sempre grosso timore su come si sarebbe comportato il suo compagno di reparto. E purtroppo Sereni è soggetto a diversi problemi fisici, anche perché ora non è più un giovincello. L’11 febbraio ha compiuto la bellezza di 35 anni, ma i portieri sono come i vini: invecchiando migliorano. D’altronde quello dell’estremo difensore è un ruolo particolare. Non si deve correre e con gli anni non cala il fiato. Avanzando parecchio con l’età può venire meno il riflesso fulmineo, ma il buon portiere non è quello che fa parate spettacolari, bensì quello meglio piazzato in porta. Zoff, quando vinse il mondiale, pur compiendo degli splendidi interventi, si affidava maggiormente al posizionamento che ai tuffi per i fotografi. Ed è giusto che sia così, perché a volte è in quel mezzo passo in più che sta la differenza tra una parata o un gol subito. Anzi, capita spesso che il portiere abituato ai voli da cineteca ne sia costretto a causa dell’errato posto occupato tra i pali. Fortunatamente non è questo il caso di Sereni. Il granata era da giovane considerato uno dei più promettenti portieri italiani. Con il passare degli anni, però, non è mai riuscito a sfondare. Il motivo? Nei suoi anni biancocelesti, quando avrebbe dovuto compiere il salto di qualità, dopo i vari pellegrinaggi in giro per l’Italia e l’Inghilterra, si è trovato chiuso da Peruzzi. Al Torino ha ritrovato una seconda giovinezza e pare incredibile che nessun commissario tecnico lo abbia mai chiamato in nazionale. Ma si sa, il calcio a volte è strano.
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Sereni è come il vino
Meno male che c’è lui. Meno male che c’è Matteo Sereni. Se non fosse per il numero 1 granata oggi non si parlerebbe di una sconfitta con l’Ancona, ma di una disfatta. Il portierone granata...
"(Foto: M. Dreosti)
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