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Serie A, commento alla 4a giornata

Quattro giornate, e già dieci punti di distacco tra la prima e l’ultima in graduatoria: la classifica inizia ad allungarsi, il campionato comincia a prendere forma e a dare indicazioni sulla destinazione cui possono...

Redazione Toro News

"Quattro giornate, e già dieci punti di distacco tra la prima e l’ultima in graduatoria: la classifica inizia ad allungarsi, il campionato comincia a prendere forma e a dare indicazioni sulla destinazione cui possono aspirare le squadre partecipanti.

"Il turno infrasettimanale regala la prima vetta solitaria di questa stagione: e la regala alla dominatrice degli ultimi campionati, l’Inter, che piega a fatica il Lecce travolto dal Toro all’esordio. Per i nerazzurri la rete che vuol dire primo posto porta la firma di Julio Decisivo Cruz, dove il secondo nome è una personale invenzione ma non lo è come caratteristica distintiva dell’attaccante argentino. Dai nerazzurri perde contatto la Juventus, bloccata sul pari casalingo dal Catania proletario di Zenga, che manda in rete un ragazzo di nome Gianvito Plasmati, il quale aveva giocato al massimo in Serie C fino a un mese fa e che ora ha già bucato Inter e Juventus. I bianconeri, dopo il pareggio etneo, ce la mettono tutta e colpiscono anche due traverse, ma il Catania aveva legittimato il punto con un gran primo tempo.

"La seconda coppia vede appaiate la Juventus, di cui abbiamo dato conto sopra, ed il Napoli, guidato da un Hamsik sempre più forte, vittorioso contro un Palermo che fa soffrire i partenopei ma non ha la concretezza propria di mister Reja. E a 7 punti, ecco la coppia Catania-Udinese. I friulani offrono una prova di forza impressionante a Bologna. I rossoblù sono rimasti in dieci uomini dopo soli 13 minuti, ma che sono comunque alla terza sconfitta consecutiva.

"In zona salvezza, Chievo e Torino pareggiano per 1 a 1, un gol a testa e un tempo a testa: meglio i granata nel primo tempo, viceversa nel secondo, nel complesso le occasioni da rete si contano sulla punta delle dita. Molto peggio è andata al pubblico di Siena, che della sfida contro la Sampdoria, terminata (com’è logico) a reti inviolate, non avrà davvero nulla da ricordare. La Roma di Spalletti sembra indicare che la vittoria contro la Reggina sia stato un episodio in un periodo che rimane nero; dopo la sconfitta contro il Genoa, ancora impreziosito dal Principe Milio, l’allenatore protesta per un gol regolare annullato a Panucci, usando parole e toni assolutamente spropositati per un fuorigioco mal valutato, e forse dovrebbe riflettere sui sei gol incassati nelle ultime due trasferte.

"Il Milan invece vuole dimostrare che è davvero in ripresa, e che la goleada contro la Lazio non è stata un caso: per farlo, vince a Reggio Calabria, e vanno ancora a segno i giovani (Borriello e Pato), alla faccia dei Palloni d’Oro. La difesa rossonera dà ancora qualche brivido, ma l’impressione è che Ancelotti stia puntellando il reparto arretrato (e la sua panchina).

"Tra quattro giorni (tre per gli anticipi), scontri importanti come il derby della Madonnina o Sampdoria-Juventus, una sfida molto interessante e potenzialmente bella come Fiorentina-Genoa, ed in chiave-salvezza, ossia ciò che concerne il Torino, ci saranno Catania-Chievo e Lecce-Cagliari.