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Serve una partita da Capitano

di Edoardo Blandino

Una sfida saltata ed una da protagonista solo a metà, essendo entrato nella ripresa. Questo il bottino di Alessandro Rosina nei derby contro la Juventus. Domani sera ci...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Una sfida saltata ed una da protagonista solo a metà, essendo entrato nella ripresa. Questo il bottino di Alessandro Rosina nei derby contro la Juventus. Domani sera ci sarà, salvo ripensamenti, dal primo minuto, nella stracittadina numero 181 e per lui si tratterà della centesima presenza in Serie A (con 18 gol sino a questo momento). Il capitano dovrà prendere per mano la sua squadra e trascinarla fuori da una striscia di risultati negativi che stanno destabilizzando l’ambiente. Non è un caso che la società abbia imposto il silenzio stampa: ora, più che mai, serve concentrazione. L’avversario che i granata si troveranno davanti non sarà dei più abbordabili, specialmente dopo la pesante vittoria in Champions League contro il Real, ma De Biasi sembra avere già in mente come affrontarlo: il mister cambierà modulo proponendo un 4-4-1-1. Bocciato Amoruso, Rosina agirà alle spalle di Bianchi. Il capitano giocherà finalmente nel suo ruolo preferito, quello di suggeritore dietro gli attaccanti. Avrà il compito di lanciare a rete il compagno ed aiutare la squadra nei momenti di difficoltà. In queste prime gare era coadiuvato da Amoruso ed i due si alternavano tornando a centrocampo, per prendere palla ed impostare l’azione. Mancherà anche Corini, l’altro costruttore di gioco granata e contro i bianconeri tutto il peso sarà sulle solide spalle del numero dieci. I tifosi lo attendono con grande trepidazione, nella speranza di vedere qualche sua invenzione illuminare la partita. Tutti si aspettano un derby da vero capitano: grinta e cattiveria sportiva unite a lucidità e maturità nelle giocate. Un po’ sulla falsa riga della stracittadina disputata nel girone di ritorno l’anno scorso, quando il suo ingresso aveva mandato in crisi le certezze della retroguardia bianconera e ravvivato lo spento attacco granata. Aveva fornito una prestazione splendida che avrebbe meritato di essere incorniciata dal gol su punizione. Ma il volere divino, a volte, assume le tinte dell’altra squadra e gira le spalle al Torino. E quella palla, anziché regalare una gioia infinita, attesa 13 anni, è solamente andata a rimpinguare il sacco stracolmo dei rimpianti. Domani sera ci sarà un’altra chance.