Sfida in regia

di Valentino Della Casa - Giovanile esuberanza contro esperienza. “Il Duello” che Toro News suggerisce ai suoi lettori per la partita tra Gubbio e Torino è tra due dei giocatori attualmente più importanti che Simoni e Ventura hanno a disposizione. Il primo, l'eugubino, è Silvano Raggio Garibaldi, che, nonostante i suoi ventidue anni, è già da due stagioni il faro del centrocampo rossoblu; il secondo è ovviamente Manuel Iori, l'unico insieme a Coppola ad essere sempre sceso in campo in queste dieci partite, riuscendo a conquistare i tifosi per grinta e intelligenza tattica. Interessante sarà vederli uno di fronte all'altro, a dettare il passaggio giusto per i propri attaccanti.Silvano Raggio GaribaldiManco a dirlo, il giocatore conosce bene la maglia rossoblu, ma quella de Genoa. Il centrocampista di Chiavari, infatti, può essere tranquillamente considerato uno dei pupilli del presidente Preziosi, e non è un caso che già nel 2007, a soli 18 anni, faceva parte in pianta stabile della prima squadra dei liguri. Esordì quella stagione, e lo fece proprio a Marassi contro il Toro: era il 13 aprile 2008 e i granata di Novellino (in seguito esonerato) persero 3-0, con il centrocampista che entrò in campo a pochi minuti dalla fine. L'anno successivo passò al Pisa (fu la stagione della retrocessione dei toscani), giocando sei partite. Poi, il ritorno al Genoa e infine il prestito di un anno fa al Gubbio, rinnovato per questa stagione. Attualmente, è uno dei giocatori migliori di questa squadra che fatica a trovare la quadratura del cerchio, riuscendo anche a segnare, ad agosto, in Coppa Italia contro l'Atalanta (gol che ha permesso il passaggio al quarto turno eliminatorio). Non è un caso che continui a girare anche nell'orbita dell'Under 21. Di lui sentiremo ancora parlare, e contro il Toro ha una buona occasione per mostrare il suo valore.Nome: SilvanoCognome: Raggio GaribaldiNato a: Chiavari (Ge)Nato il: 27 marzo 1989Presenze stagionali: 9Reti stagionali: 0Manuel Iori“Finalmente abbiamo trovato il nostro regista di centrocampo”. Si può udire spesso alla Sisport, o al Comunale, una frase simile uscire dalla bocca dei tifosi del Toro. Manuel Iori è riuscito in quello cui finora avevano fallito bene o male tutti, da Barone (regista improprio, a dire il vero) in avanti. Arrivato a Torino in punta di piedi e con un pizzico di scetticismo da parte della piazza, Iori ha da subito convinto il mister Ventura delle sue capacità non solo in fase di impostazione, ma anche di interdizione, giocando sempre con grande grinta e mantenendo altissima la concentrazione per tutti i 90' di una partita. E, pian piano, ce l'ha fatta anche con i tifosi, che ora lo applaudono per ogni pallone recuperato, per ogni bel lancio verso le ali o gli attaccanti. Rimpianto molto da Novellino nel Livorno (39 presenze e 3 reti), Iori sembra essere tornato in tutto e per tutto il giocatore degli anni d'oro del Cittadella (dal 2006 al 2009 con i veneti granata), riuscendo ad attirare nientemeno che le attenzioni del Chievo in Serie A (dove giocò nel 2009-2010 14 partite senza infamia e senza lode). Adesso vuole di nuovo meritarsi la massima categoria, e lo vuole fare con il Torino, magari per rimanere. A quasi trent'anni, occasioni come queste vanno prese al volo e Iori non vuole di certo farsela scappare. I giocatori del Gubbio sono avvisati.Nome: ManuelCognome: IoriNato a: VareseNato il: 12 marzo 1982Presenze stagionali: 10Reti stagionali: 0