Per questo Zavagno e De Feudis dovranno essere bravi a non commettere gli stessi errori dall’attaccante; bensì si spera che si ispirino alla positiva esperienza di Pratali: due partite da sostituto dell’Ogbonna nazionale, due prestazioni più che soddisfacenti.
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Sfruttare le occasioni
Non è mai facile guardare per tanto tempo i compagni dalla panchina e poi sfruttare al massimo le pochissime chances che ti vengono concesse. Ebagua questo lo sa...
Il terzino sinistro è passato dall’avere come rivale di ruolo un giovane volenteroso, a un esperto veterano di quattro mesi più vecchio. L’esperienza del laterale argentino e il suo carisma all’interno dello spogliatoio hanno convinto la dirigenza granata a prolungarli il contratto di un altro anno, certi che fosse ancora in grado di dare il suo contributo alla causa granata.
Sta a Luciano dimostrare che Petrachi non s’è sbagliato, non facendo rimpiangere un Parisi fin qui tutt’altro che impeccabile e preciso (siluro di sabato escluso).
Discorso leggermente diverso per De Feudis. Il centrocampista è tornato a Torino in extremis dopo un anno da titolare durante il quale, nel disastro generale, era stato uno dei meno peggio. A causa anche dell’arrivo ritardato è rimasto in fondo alla gerarchia del suo reparto, facendo tanta panchina in silenzio, come un vero professionista dovrebbe fare. Nel corso della partitella contro la Primavera si è distinto per quantità di palloni giocati anche se, com’è ovvio, ha bisogno di tempo per affinare il feeling con i compagni in una partita vera.
Solo con la sua voglia e la sua diligenza tattica riuscirà a mettere in difficoltà mister Ventura al momento della stesura della formazione titolare delle prossime partite.
(Foto: M. Dreosti)
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