LE VOCI

Sirigu: “Addio al Toro? Rimpianti ce ne sono. Critiche? Nessuno mi ha difeso”

VERONA, ITALY - MAY 09:  Salvatore Sirigu of Torino FC looks on during the Serie A match between Hellas Verona FC  and Torino FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 09, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il portiere racconta il suo dispiacere di aver lasciato il granata, ma fa capire che la decisione fosse inevitabile

Redazione Toro News

Salvatore Sirigu, durante una serata da lui organizzata nel suo paese d'origine a La Caletta in provincia di Nuoro, è intervenuto ai microfoni di SkySport. Il portiere sardo ormai ex granata, ha anche parlato del suo ultimo periodo nel Toro partendo dalle tante critiche ricevute: "Delle volte le critiche mi hanno fatto male, altre volte mi hanno dato uno stimolo in più. Ho sbagliato, non sono un ipocrita. Altre volte però mi hanno dato fastidio: io incasso, sto zitto e ogni tanto sputo il veleno. Sono stato un po' il cane da picchiare perché tanto non avrei risposto visto che non vado in televisione o non uso i social. Forse avrei meritato di essere difeso almeno come persona”.

 VERONA, ITALY - MAY 09: Salvatore Sirigu of Torino FC looks on during the Serie A match between Hellas Verona FC and Torino FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 09, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Poi prosegue parlando del suo addio al Toro: “Sono cose che succedono nel calcio. Ero arrivato alla fine di un ciclo. Il rimpianto c’è, perché non è facile lasciare una squadra dove hai lasciato il cuore, tanto impegno e un gruppo di ragazzi a cui sei molto unito. Sono quattro anni che giocavo con alcuni di loro e gli voglio davvero bene. Io dovevo guardare in faccia la realtà e capire se tutti in quell’ambiente ti vogliono. È troppo facile dire che un giocatore voleva andare via, ma bisogna guardare cosa si è fatto per tenere il giocatore. Non solo nel mese di giugno, ma anche prima. Io sono una persona che ha valori, quando vengono a mancare mi dà fastidio”.