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Sportweek Talk, Moretti racconta: “Vorrei un altro San Mames. Presto novità sul Filadelfia”

Gianluca Sartori

 

 foto Paolo Pavan

Non è mancato anche il ricordo del Grande Torino a 70 anni dalla sua scomparsa: “Io sono entrato al Filadelfia nel 1974, 25 anni dopo Superga - ha spiegato Cravero -, non tantissimi anni dopo la tragedia, tutto intorno a noi ci faceva pensare alla squadra più forte che ci sia mai stata in Italia. La cosa bella è che è una leggenda tramandata di padre in figlio nonostante ormai in pochi abbiano vissuto quell’epoca”. Interviene Moretti: “Io invece sono arrivato qui a 32 anni, una situazione completamente diversa. È una storia che ho scoperto giorno dopo giorno con i racconti della gente. E poi c’è la commemorazione di Superga del 4 maggio, un’emozione davvero impattante. Un anno noi giocavamo a Verona, si spostò la messa in po’ più tardi perché c’era la partita. Ricordo quanta gente c’era lassù ad aspettarci”. E il momento della lettura dei nomi? L’ex capitano Cravero racconta: “Non è semplicissimo, intorno c’è tanta gente. Ma quando inizi a leggere i nomi c’è un silenzio assoluto”. Interviene Moretti “Il silenzio che si crea in quel momento ti dà la misura del rispetto che c’è per questa tradizione".

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