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Su la testa Toro!

di Federico Floris

Finalmente si gioca. E’ passata appena una settimana dall’ultima partita a Genova ma sono successe tali e tante cose che sembra trascorso un lasso di tempo...

Federico Floris

"di Federico Floris

"Finalmente si gioca. E’ passata appena una settimana dall’ultima partita a Genova ma sono successe tali e tante cose che sembra trascorso un lasso di tempo ben maggiore. Il Toro si appresta così ad affrontare la capolista Inter guidato in panchina da Gianni De Biasi. Il tecnico, tornato in granata per la terza volta nel giro di tre anni, ha potuto lavorare con la squadra per quattro giorni, sufficienti per identificare un modulo a cui affidarsi e gli interpreti per metterlo in campo. Razionalità e scelte chiare: un buon modus operandi, non c’è che dire.A GdB, si sa, piacciono i giocatori d’esperienza e personalità: così sin dal primo allenamento è parso evidente un ruolo di primo piano per Eugenio Corini, che fungerà da volante davanti alla difesa a 4, ruolo che nello scorso finale di campionato aveva ricoperto addirittura Di Loreto, stasera regolarmente al centro della difesa.

"De Biasi, “aiutato” nella scelta dell’undici base dalle assenze per squalifica di Recoba e Di Michele, sembra voler puntare su un centrocampo molto robusto con il solo Stellone al centro dell’attacco, aiutato dagli inserimenti centrali di capitan Rosina e dalle incursioni sulle fasce di Diana e Lazetic.Il numero 10 granata, in particolare, pare un altro elemento su cui l’allenatore di Sarmede abbia deciso di riporre notevole fiducia, cosa che nella precedente gestione di Novellino era avvenuta a corrente alternata. Rosina deve quindi dimostrare da oggi di poter dare un contributo più rilevante e decisivo di quanto fatto sinora. Le qualità ci sono ed il ruolo pensato da GdB sembra cucito addosso al talento calabrese.La sfida all’Inter, inoltre, assume significati supplementari dopo il risultato della gara di ieri tra Roma e Livorno, conclusasi sull’1-1. Un pareggio che permette ai labronici di abbandonare momentaneamente l’ultimo posto in classifica e portarsi a -4 punti dal Toro.I nerazzurri invece sono consapevoli, vincendo all’Olimpico, di poter guadagnare altri due punti di vantaggio sui giallorossi e scrivere la parola fine sulla lotta scudetto.

"I granata perciò dovranno essere doppiamente bravi stasera: perché se affrontare una formazione forte come l’Inter è difficile di per sé, diventa ancor più complicato se gli avversari sono ulteriormente motivati dall’opportunità di giocarsi una sorta di match point sul campionato.Ma la squadra di De Biasi può e deve provarci, per se stessa, per il nuovo allenatore, per il presidente e soprattutto per i tifosi. La gente del Toro vuole vedere in campo qualità che da sempre costituiscono il dna del Torino cioè grinta, orgoglio, senso d’appartenenza, voglia di lottare per 90’. Parole che in questa fase più che mai devono diventare fatti concreti. La lotta per la salvezza lo impone: ci sono 15 punti ancora in palio e per restare in A bisogna farne, almeno io credo, perlomeno 5. Tuttavia è bene affrontare le gare rimanenti pensando unicamente al singolo impegno, senza far correre la mente alle partite successive, dando per scontato risultati che nel calcio non lo sono mai.