Surraco-Steva, Ventura ritrova le fasce ”naturali”

di Valentino Della Casa - Contro l'Empoli, tornano sugli esterni i potenziali titolari. Certo, all'appello mancano ancora il lungodegente Guberti, e l'ancor più lungodegente (ed esperto) Pagano, ma Ventura, almeno per quanto riguarda questo settore del campo, ha già le idee chiare: spazio a Stevanovic e Surraco, ben più giovani dei già citati compagni ma considerati esattamente al pari per disponibilità a giocare in pianta stabile.Ecco dunque che, finalmente, si ristabiliscono alcune importanti gerarchie, con Odu e Verdi che diventano, una volta per tutte, valide alternative da far crescere all'ombra di compagni più esperti o più pronti, ed eventualmente in grado di subentrare a partita in corso. Non è un mistero che Ventura abbia dovuto penare moltissimo alla ricerca di soluzioni che permettessero di non snaturare il 4-4-2 (o 4-2-4 che dir si voglia) su cui lavora dal primo giorno di ritiro, schierando nei casi estremi Vives, Suciu o Antenucci, giocatori certo adattabili ma non particolarmente adatti al ruolo in questione (compresa la punta, che comunque non ha sfigurato per gran parte delle gare giocate in quella posizione).Ecco perchè il recupero soprattutto di Surraco in via definitiva, dopo i due mesi a singhiozzo fin qui vissuti, sarà un vero e proprio toccasana per il gruppo. Già il giocatore si rivelò utile in diverse occasioni: prima con la Samp, quando, subentrato, permise alla squadra di giocare comunque a testa alta, nonostante il vantaggio in terra genovese; poi contro il Grosseto, quando letteralmente riuscì a cambiare la partita con discese ficcanti e con quella benedetta punizione che, deviata da Iorio, si tramutò nel gol della vittoria.Le brutte notizie (segnatamente, la sconfitta di Gubbio) potrebbero per una volta arrivare da sole. Con una marcia in più sugli esterni, il Toro può senza alcun dubbio tornare a macinare punti. E, adesso che si fa sul serio, di punti ne serviranno parecchi.

(Foto: M. Dreosti)