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Torino, 90′ di carattere per sbancare di nuovo il Meazza

Verso domenica / Ci vorrà una prova di cuore e attenzione come quella che consegnò ai granata la storica vittoria dell'anno scorso

Nikhil Jha

"Non è certo una sorpresa constatare la differenza di qualità che intercorre tra Torino e Inter: costruite con presupposti e budget profondamente diversi, le due squadre occupano posizione differenti di classifica, forse non in linea con quanto era nelle aspettative alla griglia di partenza di agosto, ma sicuramente con quello che si è mostrato sul campo quest'anno. La classifica, in questo senso, raramente è bugiarda. La domanda da porsi, dunque, in casa Toro, è come trovare la via per colmare quest'intervallo che, graduatoria alla mano, separa le due squadre.

"La risposta i granata la devono ricercare nella partita dello scorso anno, che restituì ai granata lo scettro del Meazza nerazzurro dopo 27 anni di astinenza. Attenzione, grinta e la voglia di provarci fino all'ultimo: questi gli ingredienti che permisero al Torino di superare l'Inter al 94', grazie allo spunto di Moretti su spizzata di Maxi Lopez. Il desiderio è provare a ripetersi, foss'anche in quegli ultimi minuti che quest'anno hanno regalato gioie e dolori ai tifosi granata: dal letale back to back con Genoa e Juventus in negativo all'urlo di Belotti contro la Sampdoria, che ha permesso al Glik e compagni di uscire imbattuti da Marassi pochi mesi fa.

"Certo, un anno fa era un Toro totalmente diverso, più consapevole delle proprie forze e meno imprigionato all'interno di quel castello di insicurezze che oggi lo circonda. Chissà però che il fascino della Scala del calcio non possa risvegliare in Ventura e ragazzi lo spirito che solo qualche mese fa dominava questa squadra, quello di chi non ha niente da temere da nessuno. Il carattere, d'altronde, non c'è classifica né tendenza positiva o negativa che lo possa forgiare. C'è solo da tirarlo fuori nel momento del bisogno, e la sfida di domani può essere uno di questi.