"SECONDO TEMPO. Come ormai succede da alcune partite a questa parte, il Torino che scende in campo nella ripresa è una squadra con un piglio diverso rispetto ai primi 45 minuti. Il fatto di aver pareggiato prima dell'intervallo e di essersi visti negare un rigore su un episodio dubbio, permette ai granata di trovare la cattiveria giusta da mettere sul terreno di gioco. Fin dai primi minuti si capisce il canovaccio della ripresa. Il Torino attacca a testa bassa e l'Ascoli prova a difendersi come può. La pioggia incessante rende difficile sviluppare una manovra con la palla a terra, ma Ogbonna e compagni non si perdono d'animo. Lazarevic sulla destra è una furia e salta costantemente Ciofani in grossa difficoltà. Pellicori si sbatte come sempre, Iunco è una spina nel fianco e Sgrigna tenta di aggiungere qualità alla manovra. I primi pericoli giungono da calcio piazzato. Al 4' Pratali sfiora la rete sugli sviluppi di un corner. Al 12' Iunco strozza in gola l'esultanza dopo aver deviato una punizione di Sgrgina che termina a lato. Al 17' una bella azione palla a terra permette a Iunco di arrivare al tiro, ma Guarna devia quel tanto che basta per far danzare la sfera sulla linea di porta prima di finire in calcio d'angolo. Poi, al 21', arriva il meritato gol. Ancora su punizione Sgrigna mette in mezzo, dove Iunco devia per la rete del vantaggio: 2-1. L'Ascoli accusa il colpo, ma il Toro non riesce a mettere a segno il gol del Ko. Gli ospiti prendono timidamente coraggio e l'ingresso di Romeo al posto di Djuric permette maggiore incisività nell'attacco bianconero. Lerda si copre e mette Obodo al posto di Iunco. Si passa al 4-3-3. Il Toro tiene palla e cerca di addormentare la partita. La gara perde di intensità. Il momento più emozionante si ha al 40' quando Sgriga uscendo in barella si arrabbia per il cambio con Scaglia. Ciampi concede 4 minuti di recupero, ma non succede più nulla. Il Toro vince.
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Torino-Ascoli 2-1 Tre punti sotto il diluvio
PRIMO TEMPO. La serata del Toro comincia come peggio non si potrebbe. Nemmeno il tempo di rendersi conto che la schieramento dei granata è leggermente differente dal solito 4-2-3-1 lerdiano...
"(Foto M. Dreosti)
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