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Torino – Ascoli : Pinga trascinatore
PINGA 8: dal suo piede mancino tira fuori una rete degna di un fenomeno. E lui lo è quando ci si mette. Riparte là da dove aveva terminato in quel di Ascoli, prendendo per mano il...
PINGA 8: dal suo piede mancino tira fuori una rete degna di un fenomeno. E lui lo è quando ci si mette. Riparte là da dove aveva terminato in quel di Ascoli, prendendo per mano il...
PINGA 8: dal suo piede mancino tira fuori una rete degna di un fenomeno. E lui lo è quando ci si mette. Riparte là da dove aveva terminato in quel di Ascoli, prendendo per mano il Toro e trascinandolo. Poi però le botte lo frenano e ne condizionano le giocate. Fino alla mezz’ora della ripresa quando inventa tre dribbling secchi e un bolide che piega le mani a Coppola. Danza la samba sotto la tribuna, mettendo da parte la sua timidezza e scatenando tutta la sua gioia e la sua allegria.
MUDINGAYI 7: quando sente che la Maratona si esalta sui suoi recuperi rende il triplo di quello che già solitamente rende. Tornato titolare inamovibile da due partite, il belga-congolese sta tornando a essere la colonna portante del centrocampo granata di oggi. A Perugia rivedremo quello che nella gara di campionato dell’andata contro gli umbri, cominciò la sua escalation verso il successo. Mai domo, lotta su ogni pallone fino alla sfinimento. “Magia Nera”, così lo ha soprannominato la Curva, sta ritornando alla grande.
MARAZZINA 6: non c’è ancora fisicamente e ci mancherebbe, dopo i problemi di pubalgia. Ma dategli un paio di palloni buoni e almeno uno dei due è capace di trasformarlo in oro. Nel finale di primo tempo, al 48’, trovato bene in area da Codrea, sfiora il gol da antologia, di quelli che riescono solo ed esclusivamente a lui. Nella ripresa, si rivede lo schema su corner che a inizio stagione ha reso famigerati sia a lui sia Pinga. In salita, soprattutto in previsione di Perugia.
CODREA 5,5: partito meglio, perché gli ascolani gli lasciano più spazio, cala alla distanza. Solo un lampo nel finale di primo tempo, quando legge alla perfezione il taglio in area di Marazzina. Zaccarelli poi, per non rischiargli l’ammonizione, lo cambia, facendogli tirare il fiato.
GIACCHETTA 6,5: meno bene di Ascoli, ma la sua esperienza sta servendo eccome alla retroguardia granata. Là dietro ci voleva uno che prendeva in mano le redini delle situazioni. Gioca quasi da libero.
COMOTTO 4: butta via la possibilità di rigiocarsi quello spareggio (lui c’era a Reggio Emilia) commettendo una sciocchezza, sputando addosso ad un avversario, in un momento, l’esultanza del gol vittoria, inspiegabile. Imperdonabile.
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