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Torino: attenzione alla tradizione europea del Club Brugge. Quel 2-0 alla Juventus in semifinale…

Europa League / I belgi, nella loro storia, vantano imprese irripetibili e rimonte pazzesche

Redazione Toro News

  Per molti il calcio belga é qualcosa di poco noto, senza classe, né arte, né parte. Un calcio (quasi) di 'seconda mano'.  Ma così non é, e il recente Mondiale lo ha dimostrato. Il Belgio é ormai una fucina di talenti per l'intero serbatoio europeo, dove i giovani possono fare esperienza e mettersi in mostra nel calcio che conta.   Da Origi, prodotto delle giovanili del Genk, a Oscar Duarte, passando per Nicolas Castillo (prossimi avversari del Toro). Talenti pronti ad emergere in una realtà che vanta una grande tradizione europea. Sono diverse, infatti, le imprese realizzate dei ragazzi di Bruges a livello europeo. Come la rimonta ai rigori nel 2003 contro il Dortmund, con un Marcio Amoroso letteralmente ipnotizzato dagli undici metri.   Storia recente, ma anche passata. Come quando nel 1978 i belgi eliminarono i cugini bianconeri, mentre questi pregustavano l'approdo in finale. All'andata il Trap vince 1-0 grazie alla rete all'86' di Roberto Bettega. A ritorno, ecco la storica rimonta dei padrini di casa, che rimettono tutti in pari dopo tre minuti con la rete di Bastijns. Si va ai supplementari, Gentile finisce sotto la doccia per doppia ammonizione e 4 minuti dalla fine, Renè Vandereycken beffa i bianconeri: 2-0 e in finale ci andò il Bruges.