La spensieratezza emotiva del Cagliari si è riflessa a Torino nella stabilità delle scelte di Rolando Maran nel corso dei 90 minuti. Discorso diametralmente opposto, invece, in casa Toro: poca tranquillità, nonostante il primo quarto d’ora convincente e propositivo, e Walter Mazzarri costretto più volte ad apportare modifiche ad assetto e modulo. L’undici iniziale del tecnico toscano non ha convinto e alla prova dei fatti le grandi novità presentate dal 1’ hanno reso meno di quanto Mazzarri si potesse aspettare. Koffi Djidji in costante affanno, Ola Aina ancora un lontano parente rispetto al laterale difensivo approdato in prestito dal Chelsea due estati fa, Cristian Ansaldi sacrificato in un ruolo in cui non può rendere al 100%, essendo nato e cresciuto in fascia. Archiviata la parentesi positiva dei primi 15 minuti (finalmente un approccio convincente con pressing alto e vitalità sugli esterni), la superiorità fisica e tecnica del Cagliari in mezzo al campo è emersa e il Toro ha iniziato a soffrire, e non poco.
IDEA DI CALCIO – Al “Grande Torino” i sardi hanno dimostrato di aver già acquisito dei principi di calcio e hanno cercato di metterli in pratica. Apprezzabili, soprattutto, le giocate nei paraggi dell’area avversaria: veloci, concrete e mai banali. Maran ha puntato meno sugli esterni (Faragò e Pellegrini si sono concentrati maggiormente sulla fase difensiva e hanno spinto soltanto nel finale, quando il Cagliari, nonostante il pareggio di Simone Zaza, si è gettato in avanti per portare a casa la posta piena), affidando alle mezz’ali, al trequartista e alle punte il compito di colpire il Toro. I granata, invece, dal punto di vista del gioco, sono apparsi indietro rispetto al Cagliari. Poche idee e tante giocate estemporanee. Meglio l’assetto della ripresa con la difesa a quattro, due attaccanti e Simone Verdi (Iago Falque è ancora in una fase di recupero), ma dopo l’1 a 1 era lecito attendersi qualcosa in più.
CALCIO COLLETTIVO? – Per come è andata, alla fine, un pareggio non va poi male al Torino, ma i limiti della squadra sono emersi, ancora una volta. È vero che i macigni nella testa dei granata non hanno favorito una manovra fluida, ma è altrettanto vero che per proporre un calcio apprezzabile bisogna costruire situazioni. In realtà, troppo spesso il Toro si è affidato a lanci lunghi e ad azioni personali. È mancato un calcio collettivo, riscontrabile invece in casa sarda. Il Torino per risalire la corrente dovrà crescere mentalmente, soprattutto in trasferta, e dovrà trovare una sua fisionomia, altrimenti si rischia la confusione tecnica e tattica. Maran sul campo non ha battuto Mazzarri (lo ha fatto soltanto una volta in nove incontri), ma con la lavagna in mano, forte anche della miglior condizione psicologica della sua squadra, l’allenatore trentino ha rubato l’occhio sicuramente di più rispetto al collega toscano.
Il Ninja non potevamo prenderlo noi? Meglio di no, come meglio non prendere Ribéry vero?
A volte qualche prestito di questo tipo ti porta in alto… Ma noi siamo senza DS senza DG senza DT senza palle! Senza capo ne’ coda!
Persino per Castro abbiamo fatto i capricci per anni, per poi prendere Verdi a 25M (De Laurentis si e’ rifatto dei di Maksi!)
Non capisco nel titolo ‘spensierati’, sono messi male in campo, 11 iniziale sgangherato, condizioni fisiche critiche, stupide insistenze (niente laxalt dal primo, ansaldi fuori ruolo)
Penso che peggio di cosi’ WM potrebbe solo mettere il secondo o il terzo portiere, cosi’ avremmo perso sul serio, e anche meritatamente
Il Ninja è pagato 3mln a stagione, la stessa cifra che percepisce Ljajic in Turchia e che abbiamo lasciato andare relegandolo in panchina.
Meglio prendere Verdi che tanto voleva wm
Ribery ne prende 4 ma li vale sino all’ultimo centesimo.
Vederlo giocare è pura poesia!!
Chiaro che se insisti con Aina e De Silvestri palesemente fuori condizione, quello buono sulle fasce cioè Ansaldi fuori ruolo qualche problema te lo crei. Capisco poi che Iago debba giocare per entrare in forma ma farlo partire titolare in una partita del genere mi sembra un azzardo. Resto poi dell”idea che il Cagliari sia una buona squadra alla pari con noi e che la partita da analizzare sia quella con l’Udinese dove per 90 minuti abbiamo fatto nulla
Loro hanno un signor centrocampo di gente con tecnica e caXXimma che è consapevole della propria qualità….noi in mezzo siamo lenti e mosci.
Poi possiamo fare tutte le analisi tecnico-tattiche che vi pare.
Senza centrocampo. Però solo da 15 (QUINDICI) anni…
Sempre detto che il nostro centrocampo è sopravvalutato.Solo Rincon è di livello più alto però è un mediano che cancella e corre e in fase propositiva solo lui non basta e in più non è uno che solitamente detta i passaggi ma comunque è molto meglio degli altri.Salvo Lukic che a sprazzi ha fatto vedere qualcosa di buono.Meite e Baselli sono degli eterni incompiuti e poi sono di un lento snervante.In mezzo al campo ci vuole più brillantezza e velocità nel far i passaggi altrimenti i nostri attaccanti vengono puntualmente subito inseguiti e marcati.È per questo secondo me che giochiamo meglio quando ci attaccano,a centrocampo abbiamo poco fosforo. Abbiamo un attacco forte e non viene rifornito bene e a sufficienza.Belotti e Zaza stanno facendo i miracoli con le poche palle che passa il convento.