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Torino, Cairo: “Su Niang capisco l’attuale delusione. Malagò non faccia il primo della classe”

Il presidente granata interviene radiofonicamente e rilascia nuove interessanti dichiarazioni

Redazione Toro News

"Il suo Torino ha pareggiato ieri pomeriggio a San Siro, nello scontro diretto - tra ambizioni europee - contro il Milan che si è concluso a reti bianche. Dopo le dichiarazioni rilasciate proprio ieri pomeriggio, il presidente granata Urbano Cairo è tornato a parlare questa mattina intervenendo nella trasmissione radiofonica Radio anch'io sport, su Radio Uno. Ecco le sue parole in riferimento a vari e differenti argomenti.

"Per prima cosa, un commento al match contro i rossoneri e più in generale al cammino percorso dai granata sinora: "Vincere contro il Milan? Non ci riusciamo da 32 anni e ieri abbiamo ribadito questo dato. Negli ultimi dieci minuti ci siamo andati vicini ma Donnarumma e Montolivo hanno fatto due miracoli. Direi che però la partita era giusto che finisse in pareggio. Qualche punto in più dal Toro? Vedendo il cammino che abbiamo fatto e ripensando alle partite sicuramente mi aspettavo un paio di punti in più contro il Verona, quando finimmo in 10 contro 11 per l'infortunio di Belotti che gli ha bloccato anche la crescita della condizione, ma anche il pareggio contro il Chievo, con il rigore sbagliato negli ultimi minuti che ci avrebbe permesso di avere altri due punti. 4 punti in più me li potevo aspettare, ma abbiamo ancora tante partite per recuperarli e chiudere il girone d'andata in una posizione migliore."

"Poi, il discorso si sposta sulla Lega Serie A: "Presidente della Lega e modello Premier? Io credo che dobbiamo ragionarci bene e ne parleremo oggi. Non ci sono al momento i presupposti oggi perché verranno presentati i candidati dalla società di ricerca che ha lavorato con noi e poi i partecipanti non voteranno subito ma aspetteremo qualche giorno. Non sarà oggi il giorno dell'elezione dell'amministratore delegato. Però per quanto riguarda l'ipotesi che il calcio italiano possa fare come in Inghilterra, uscendo dalla Federazione ed avendo un rapporto organico con la stessa, è una soluzione che va valutata a fondo."

""Non penso che il calcio, che oggi fornisce fondi importanti allo stato e alle altre leghe, possa subire un danno evidente, anche come vetrina, con l'uscita dal mondiale, avendo solo 12% di peso nell'elezione del presidente federale. Il calcio di Serie A deve avere un peso maggiore, come accade in Premier o come accade nella Liga che ha molta più incidenza nelle elezioni federali. I fondi del Coni? Mi rendo conto che i fondi siano pochi ma tagliare al calcio non credo sia giusto vista la contribuzione fiscale che dà allo stato, non penso neanche che sia lungimirante. Tutto è da tenere in considerazione e da fare nel modo più efficiente possibile, però tutti questi tagli vanno forse ragionati e valutati in modo diverso. E' il momento di cancellare le formule del passato? Le cose devono essere cambiate radicalmente. Non siamo nella direzione giusta. Basta pensare a Belgio e Svizzera che sono ai Mondiali con molta meno popolazione. Noi abbiamo maggiore tradizione e avremmo dovuto fare di più e meglio. Serve un cambiamento radicale anche in Serie A."

""L'utilizzo delle cariche non manageriali ci ha portato ad avere una Lega Italiana che cinque anni fa era la seconda in Europa per diritti tv e ora ci sono passati avanti la Germania e la Spagna. Abbiamo perso terreno perché abbiamo gestito male tutto. Non è detto che non sia recuperabile, perché il nostro calcio piace, ma ci vogliono interventi diversi, manageriali, che seguano le richieste del pubblico estero. Nomi per le presidenze? Io non ho i nomi. Ci sono due commissioni che hanno individuato dei nomi validi che però non posso dire. Ne parleremo in assemblea e vedremo in che tempi riusciremo ad eleggere. Siamo in dirittura d'arrivo. I nomi saranno conosciuti e dovranno uscire a breve. Dobbiamo capire quali sono però le maggioranze, il 70% è troppo per arrivare all'elezione.

"Malagò ha affermato che la FIGC è da commissionare. Crede che sia la soluzione giusta? "Noi intanto siamo già commissariati come Lega. Lui si riferiva alla FIGC ma poi ci ha ripensato e ha posto uno stop. Io ho stima di Malagò ma secondo me bisogna rifondare tutto lo sport italiano. Perchè non è che alle ultime Olimpiadi io abbia visto grandi cose. Recentemente hanno fatto gli Stati Generali del CONI, ma non so se da questi incontri poi vengono le soluzioni. Io credo che dobbiamo rifondare tutto lo sport, e anche il calcio. Se poi sarà da commissariare la FIGC lo vedremo. Ma qui in realtà non c'è nessuno che può fare il primo della classe".

"Durante la trasmissione al presidente viene fatto ascoltare un audio di un tifoso granata che si lamenta della cessione di Benassi e che definisce Niang “un bradipo in campo”. Così il numero uno granata in risposta. "Certamente Benassi è un ottimo giocatore e mi è spiaciuto doverlo vendere. Su Niang capisco la delusione dei tifosi. Io però dico che due anni fa a Genova fece un campionato strepitoso. Oggi ha una condizione fisica precaria, perchè ha giocato a spizzichi e bocconi nell'ultimo anno. Io credo che se recupera la condizione fisica ha una qualità e uno strapotere fisico per cui può dare un grande contributo. Io dico che il mio più caro acquisto può darci ancora una grande soddisfazione. Anche se per oggi non lo abbiamo ancora visto lontanamente al suo meglio. Se lo abbiamo visto al 50% è tanto".

"Sono troppe 20 squadre in Italia per la Serie A? "In realtà anche in Spagna e in Inghilterra ci sono 20 squadre nella massima serie. Io credo che la soluzione non è tanto ridurre il numero delle squadre professionistiche perchè non ci sono soldi, ma è aumentare i soldi stessi. I proventi da diritti tv vanno raddoppiati. Pensiamo ad aumentare la "torta" generale gestendo la Lega con competenza e managerialità. E poi a quel punto vedrete che potremo permetterci 20 squadre".

"Il Toro è Belotti dipendente? "Ha avuto un infortunio. Poi ha giocato 4 partite evidentemente in condizioni non eccellenti. Sta lavorando per recuperare la migliore condizione per darci soddisfazioni. Ne ha molta voglia e io sono fiducioso. Il mercato? Me lo tengo stretto sicuramente a gennaio, ci mancherebbe. Poi quello che succederà a giugno non lo so dire perchè se qualcuno arriverà con il pagamento della clausola rescissoria dall'estero, sapete bene che io non potrò oppormi. Ma è un nostro giocatore e io me lo tengo stretto."

"La Lega Serie A riuscirà a eleggere il suo presidente? “Io sono uno dei 20 presidenti, quindi parlo per il mio 5%. Dobbiamo lavorare affinchè la Lega abbia un presidente entro la metà di dicembre. Se non ci riuscissimo sarà giusto avere un commissariamento per riformare lo Statuto e cambiare il peso dei voti".