Al Salone del Libro, evento molto celebre nella città di Torino, il presidente del Torino Urbano Cairo ha rilasciato delle dichiarazioni in occasione della conferenza per la presentazione del suo nuovo libro. Per questa occasione erano presenti anche dei calciatori del Toro, come Vives, Moretti, Bovo, Molinaro e anche Gazzi. Inoltre è stato visto anche il medico Albertini, oltre le 100 persone presenti per l'evento.
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Torino, Cairo: “Ventura resta se se la sente. Incontro decisivo a breve”
Salone del libro / il presidente granata ha parlato in occasione della presentazione del suo libro: "5 anni sono tanti per tutti; Mihajlovic? Non parlo degli allenatori di altre squadre"
Ecco le parole del patron del Torino, alla domanda di Ormezzano, uno degli autori del libro: "Sono onorato di essere il presidente della prima squadra di Torino. Non mi interessava creare la prima, seconda o terza squadra di Milano. Torino é stata e resterá granata. La mia fede torinista nasce dai racconti di mia madre e mio padre. E siamo felici che il Fila sia pronto a rinascere".
Inoltre il presidente ha aggiunto: "Quest'anno mi aspettavo di più perché abbiamo preso tanti giovani competitivi e mantenuto lo zoccolo duro. Non mi aspettavo di essere il Leicester d'Italia, ma certamente di competere di più. Siamo partiti con 13 punti in sei partiti poi abbiamo buttato via punti in situazioni incredibili. Non siamo contenti, ma non è colpa di nessuno. Sono cose che capitano".
Il presidente ha parlato anche dei diritti tv: "Oggi celebriamo i 40 anni dello scudetto e molti giustamente pensano che anche il Torino avrebbe potuto fare come il Leicester ma occorre anche ricordare che il modo in cui dividono i diritti tv in Premier favorisce queste situazioni. Perché anche l'ultimo del campionato fattura circa 100 milioni di sterline. Praticamente come il Napoli da noi. Quindi subentra la bravura, la capacità tecnica e manageriale che fa la differenza. Noi vorremmo pensare a qualcosa del genere ma è dura con queste differenze di fatturato. Parliamo di uno a 5.5 rispetto alla Juve e uno a 4 con le milanesi. In questi 23 anni di diritti tv hanno vinto la Roma e la Lazio una volta e poi solo e sempre Juve, Inter e Milan che sono quelle che prendono di più dai diritti tv".
Sui giovani del futuro, invece, ha detto: "Quest'anno faremo rientrare Alfred Gomis, Barreca e Parigini. E forse anche Aramu".
Sul tecnico del Torino Giampiero Ventura: "Conta il contratto ma anche quanta voglia a lui di restare e dare tanto. Perché 5 anni assieme sono un periodo lungo e di recente solo Ancelotti è stato più di 5 anni di fila in squadra ed era il Milan. Se lui se la sempre resta. Ci vedremo a breve e se ci saranno le.condizioni da parte sua saremo felici di andare avanti assieme".
Su Robaldo e sullo stadio di proprietà ha affermato: "Siamo contenti di poter usufruire di un centro sportivo tutto nostro per il nostro vivaio. Credo che questo non sia mai accaduto prima d'ora al Torino. Lo stadio di proprietà è un discorso diverso, particolare. É un sogno, un'ambizione ma ci sono diversi costi da sostenere. Comprare il Grande Torino vorrebbe dire mettere avanti 90 milioni di euro. E lo sviluppo commerciale ad oggi sarebbe finito. Non è semplice".
Ancora Cairo, sulla trasferta di ieri sera ad Empoli: "Ieri non sono andato allo stadio. Petrachi mi ha detto che i giocatori chiedevano di me. Ma io non sono andato apposta per scaramanzia. A Udine non sono andato e avevano vinto 5-1, mica male. E invece non ha funzionato".
In seguito i complimenti ai senatori granata presenti alla conferenza: "Vives, Gazzi, Moretti, Molinaro e Vives ci hanno dato tanto, sono ragazzi splendidi. Hanno dato tanto anche a livello di spogliatoio".
Sulle contestazioni dell'ultima settimana, il patron granata ha detto: "Quando accadono spiace sempre. Ma io cerco sempre qualcosa di positivo, di fare meglio per farmi tornare a voler bene".
Un Toro esportabile, che torna a piacere e raccogliere nuovi tifosi: "Noi abbiamo una grande responsabilità. I nostri tifosi amano essere unici e speciali, sono un po' come gli ultimi romantici. Ora però grazie ad una squadra che fa risultati dobbiamo continuare a raccogliere nuovi tifosi come sta iniziando ad accadere".
Sulle cessioni in generale: "Oggi Totti è l'ultima bandiera rimasta. Ma nel calcio moderno è difficile trattenere i giocatori per più di 5 anni. Lo scorso anno abbiamo tenuto tutti tranne Darmian cui avevo fatto una promessa. Lui aveva delle offerte ma dopo i Mondiali non potevo cederlo avendo già parlato con Alessio Cerci e Ciro Immobile che volevano andare via".
Su Ventura e il gruppo: "Belotti ha fatto molto bene ma il merito è di Ventura che mi ha fatto capire quanto sia importante il collettivo. E quanto conti la giusta pazienza e la perseveranza".
Sull'ancora Capitano Kamil Glik ha aggiunto: "Nessuna offerta per il capitano. Lo ringrazio molto per ciò che ha fatto"
E su Longo: "Se Moreno mi chiedesse di fargli un altro anno di contratto alla guida della Primavera, ne sarei felicissimo. Lo stimo come allenatore e come persona".
Su Immobile: "Ci incontreremo con il Siviglia, abbiamo anche un'opzione di riscatto a nostro favore e sarà importante quell'incontro".
Su Mihajlovic ha detto: "Io non parlo di allenatori di altre squadre: sinceramente mi tengo il mio"
Per concludere, il presidente granata ha detto: "Da parte mia il Toro é in cima ai miei pensieri. Ci piacerebbe vincere con la Prima squadra un titolo".
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