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Torino, che fine ha fatto Ruben Perez?

Focus on / Il regista ex-Elche sembra ai margini delle scelte di Ventura e rischia di diventare "l'oggetto misterioso" del centrocampo granata

Cristina Raviola

"Siamo appena a novembre, e Ruben Perez è già quasi un mistero. Arrivato neanche troppo in sordina nel mercato estivo, lo spagnolo è uscito progressivamente dai radar di Ventura, e da vice-Vives che doveva essere, è uno dei panchinari fissi del centrocampo granata. In realtà, sono 5 le presenze in Serie A del mediano spagnolo, che, però, non è partito mai titolare in questo campionato, con Ventura che gli ha concesso solo alcuni spezzoni di partita, durante i quali, per altro, il centrocampista ha collezionato già due ammonizioni.

"Perez, ad inizio anno, sembrava destinato a giocare, se non titolare, buona parte dei match, essendo arrivato come regista e con nessun altro giocatore in rosa avente quelle caratteristiche, con buona pace dell'adattato Vives, il quale l'anno scorso ha svolto quel ruolo con assoluta abnegazione e buoni risultati. Era solo una sensazione pre-stagionale però, perché, nei tabellini, il nome di Perez è comparso molto raramente, anche se l'infortunio di agosto è già stato smaltito da due mesi e il giocatore è in discreta forma. Qualcosa, comunque, è chiaro che sia andato storto: il venticinquenne non ha probabilmente ancora convinto del tutto Ventura, che gli preferisce uno “schermo” come Gazzi in quel ruolo, giocando, di fatto, con un “regista” (Vives) come mezz'ala, posizione che con tutta probabilità Perez non è ancora in grado di sostenere tatticamente.

"Il talentuoso spagnolo ha infatti sempre preso parte, in patria, a mediane composte da 2 o 3 giocatori, ma in un modulo che prevedeva una difesa rigorosamente a 4. Non è da stupirsi, quindi, che l'impatto con il 3-5-2 venturiano non sia dei più semplici per Ruben, e ci sono illustri precedenti di centrocampisti arrivati come registi, e quasi mai schierati dal tecnico granata, nonostante l'assenza di alternative in quel reparto. Un nome su tutti è quello di Nicola Bellomo, approdato al Toro durante l'estate 2013. Giovane dagli ottimi piedi e dai begli spunti, e un gol da incorniciare contro l'Inter, ha collezionato pochissime presenze con il Toro, finendo per diventare un vero e proprio "oggetto misterioso", per poi concludere la stagione allo Spezia. Se l'anno scorso l'esclusione continua di Bellomo poteva essere giustificata dal gran momento vissuto dal pluricitato Vives, quest'anno, con il napoletano non al top, ci si aspettava un impiego più continuo dell'ex mediano di Atletico ed Elche. Un altro fattore che sicuramente non gioca a favore del castigliano è costituito dai tanti centrocampisti granata in grado di agire da mezz'ala, ruolo occupato da due giocatori nel 3-5-2 di Ventura, e per il quale esistono ricambi più adeguati e rodati rispetto al nostro Ruben.

"Perez è dunque destinato a fare panchina tutto l'anno? Si auspica di no, anche perché i tanti impegni consecutivi (che si spera possano durare con i sedicesimi di Europa League) potrebbero costringere Ventura a cambiare qualcosa davanti alla difesa e, magari, far tirare un po' il fiato a Gazzi e Vives, così che Ruben possa provare a dimostrare a Ventura e ai tifosi il suo valore.