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Torino: che quel derby non rovini tutto

Torino-Udinese 0-1 / Una partita non può compromettere una stagione. Il rapporto squadra-tifosi è da ricucire, entrambe le parti ci mettano del loro

Gianluca Sartori

"Il Torino chiude il 2015 come peggio era difficile: contro l’Udinese i granata, in versione impaurita e tremebonda, cedono di schianto alla squadra dell’ex tecnico granata Colantuono, che ha sì meritato la vittoria, ma ha avuto la fortuna  di affrontare i granata nel miglior momento possibile. Già dai primissimi minuti si è avuta la sensazione che il Torino fosse bloccato e incapace di esprimersi. Per quella che è l’attuale condizione psicologica della squadra, c’è da ringraziare che il campionato si fermi per quindici giorni. E' la prima volta che, nell'era Cairo, il Torino in Serie A subisce una sconfitta nel turno pre-natalizio e qualcosa vorrà pur dire.

"Il Torino, se si vuole, ha dimostrato in molti dei suoi giocatori che c’è ancora molto da fare per imparare a reggere le pressioni psicologiche che comporta il portare la maglia granata. Perché non può bastare una partita a rovinare tutto, se si crede in quello che si sta facendo da luglio a questa parte e si è convinti delle proprie possibilità. La sciagurata serata del derby non può demolire tutte le certezze che la squadra aveva racimolato, come dimostrano i punti raccolti, in una situazione certo non drammatica che vede i granata a centro-classifica.

 Un momento di Torino-Udinese (foto Biscotti)

"Squadra e allenatore sono chiamati a delle riflessioni: dopo i malumori della piazza post-derby avvertiti in settimana, creati da una non-prestazione che resta una pugnalata nelle spalle delle migliaia di tifosi che avevano riempito con entusiasmo il Settore Ospiti dello Juventus Stadium, era chiaro che la situazione ambientale allo Stadio Olimpico non sarebbe stata delle migliori. I giocatori dovevano essere preparati psicologicamente a questo e cercare di calmare gli animi e recuperare serenità arrivando ai tre punti contro una squadra alla portata, e invece la risposta è stata negativa. E il fatto che la formazione iniziale vedesse sei cambi rispetto all'undici umiliato allo Juventus Stadium è un fattore che non fa dormire sonni tranquilli a Ventura.

"Ora si approfitti della pausa per resettare la mente e ripartire tra una settimana con idee chiare e voglia di rivalsa, con l’intenzione di ricucire i rapporti con una piazza delusa. Che deve certamente avere la lucidità di capire che la situazione non è irrecuperabile e che le condizioni per fare una buona stagione ci sono ancora, prendendo atto che una teorica contestazione  a oltranza, oltre che ingenerosa, può essere deleteria. Ma la piazza ora si aspetta giustamente dei segnali: è il Torino a dover riprendere per mano i suoi tifosi.