La quattordicesima giornata di Serie A propone la sfida tra Torino e Chievo, partita storicamente ostica. Tra le due squadre, infatti, il bilancio nel massimo campionato è in quasi perfetta parità: 6 vittorie granata, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Sinisa Mihajlovic alla vigilia ha invitato i suoi a trovare la massima concentrazione e proseguire quella marcia che tra le mura amiche recita ancora zero alla voce partite perse. I veneti, staccati di sole quattro lunghezze in classifica dal Toro, arrivano dalla vittoria di misura contro il Cagliari e possono contare su tre ex granata, tre in campo (Sorrentino, Birsa e Pellissier) e uno pronto a subentrare (Meggiorini). Maran ridisegna il centrocampo chiedendo a Radovanovic, De Guzman e Izco "energia e carattere" da abbinare alla qualità di Birsa e Castro. Mihajlovic non si fida del turnover (che utilizzerà invece in maniera massiccia martedì contro il Pisa in coppa Italia) e manda in campo dal primo minuto il Gallo Belotti, Zappacosta e Barreca, perfettamente ristabilitosi dall'attacco febbrile.
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Torino-Chievo 2-0: Iago Falque pennella calcio
Primo tempo / Partita viva fin da subito, Ljajic rischia il rosso per nervosismo, poi lo spagnolo si esalta due volte
I primi minuti svelano un match meno bloccato di quanto si potesse prevedere alla vigilia, con il tridente granata che cerca di trovare la misura dell'ultimo passaggio decisivo e De Guzman uomo tra le linee per i clivensi. Al 12esimo scintille tra Ljajic e Cacciatore in area gialloblu: il serbo, estremamente nervoso, spinge a terra il terzino a gioco fermo, dopo un innocuo contatto in corsa. L'arbitro Chiffi lo ammonisce, ma nell'occasione poteva forse starci anche il cartellino rosso. Due minuti dopo Castan in scivolata manca di un soffio il tocco sotto porta sugli sviluppi di un corner.
Al 19esimo Belotti "ciabatta" col destro nel tentativo di incrociare sul secondo palo il suggerimento di Iago Falque; tre minuti più tardi Zappacosta dribbla sulla fascia e vede l'inserimento del numero 9 che manda però sopra la traversa di Sorrentino. Iago Falque rischia di innescare il contropiede di Birsa, ma Castan è bravissimo a non indietreggiare e rubare subito palla. La contro-ripartenza del Toro viene fermata fallosamente al limite dell'area (giallo a Dainelli): la punizione di Ljajic trova la barriera.
Al 28esimo Rossettini sbaglia l'anticipo su Pellissier che punta l'area e conclude, ma non inquadra neanche la porta. Castro spaventa la Maratona con una bella incursione sulla sinistra, il suo tiro centrale non crea però problemi a Joe Hart. Minuto 33: Belotti spalle alla porta restituisce palla a Ljajc che dalla lunetta carica il destro, la mira non è delle migliori. Passano 120 secondi e il Toro va in vantaggio. Barreca mette a sedere il diretto avversario, alza la testa e crossa lungo sul secondo palo dove a saltare va Iago Falque. Colpo di testa ravvicinato e Sorrentino nulla può. Nemmeno il tempo di riprendersi che il portiere dei veneti deve raccogliere un'altra sfera nella sua porta e il marcatore è sempre lo stesso. Lo spagnolo numero 14 entra in area da destra, converge al centro e pennella un pallone sul secondo palo con un effetto meraviglioso. Applausi a scena aperta per Falque.
Il Chievo comunque non rinuncia a giocare e non abbassa il baricentro, ma manca sempre il passaggio finale. Castro migliore tra le fila degli ospiti. Hart si concede un dribbling su Pellissier, poi più nulla. Il Toro va al riposo con due gol di vantaggio.
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