Cristian Molinaro, insieme ad El Kaddouri, è uno dei pochi giocatori ad essersi salvato e le virgolette sono d'obbligo dall'imbarcata di Marassi.
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Torino-Chievo, Molinaro e quella spinta che può essere decisiva
Verso Torino-Chievo / L'esterno mancino è stato uno dei pochi a salvarsi dal naufragio di Genova: serve una prova di alto livello anche contro i gialloblù
GENEROSITA' Sono stati tanti, durante il corso della stagione, i momenti nel quale l'esterno di Ventura è parso sottotono. In campionato più che in Europa l'ex Parma ha palesato più volte una condizione fisica che necessariamente risente dell'età anagrafica e che, dunque, non può sempre essere al top. Tuttavia, il numero 3 granata ha sempre portato in campo quella generosità che si richiede ad un giocatore con il suo ruolo e, anche se a volte pecca di poca lucidità al momento dell'ultimo tocco, le sue sgroppate sono notevoli vista la carta d'identità che oramai segna quasi 32 primavere.
IL MOMENTO DELLA VERITA' In queste ultime tre partite della stagione, cominciano da quella contro il Chievo, a Molinaro è richiesto l'ultimo sforzo: una buona prestazione già contro i gialloblù potrebbe fare la differenza anche a livello di risultato, visto che il suo ruolo è uno dei più importanti dell'intera squadra. Se Ventura sceglierà di mandarlo in campo e l'unica alternativa, vista la squalifca di Peres, è Gaston Silva il laterale mancino dovrà farsi trovare un'altra volta pronto e questa volta i margini d'errore devono essere ridotti, perché a questo punto della stagione e con un'Europa non ancora sfumata matematicamente non sono concesse sviste o errori di nessun genere.
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