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Torino: come interpretare l’assenza dell’udienza Milan nel calendario Tas

Lo scenario / Per il Torino ci sono ancora delle possibilità, sebbene tutto sia in mano al Milan

Gianluca Sartori

"Il Tas, nella giornata di ieri, ha aggiornato il calendario estivo delle udienze: come noto, confermato che non è prevista - da qui sino al 27 agosto - la discussione del caso che vede il Milan fronteggiare la UEFA. La sentenza impugnata è la seconda sulla violazione del Fair Play Finanziario nel triennio 2014/2017, che infligge al Milan 12 milioni di multa, una restrizione sulla lista UEFA e l’obbligo di raggiungere il break-even entro il 2021, pena l’esclusione dalle coppe europee.

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"Il motivo di un tale ritardo (il ricorso è stato sollevato dal Milan nel dicembre 2018) è difficile da spiegare; probabilmente il Tas ha manifestato l’esigenza di approfondire l’istruttoria. Sicuramente, se i tempi si sono dilungato così tanto, è anche per l’inerzia delle parti: Milan e UEFA avrebbero avuto gli strumenti per richiedere al Tas di accorciare i tempi, ma non lo hanno fatto. La facoltà di adottare una procedura di urgenza non è stata quindi esercitata.

"Questa è l’unica certezza, però: resta in piedi l’idea del consent award, il lodo su consenso delle parti davanti al Tas, che dovrebbe poi ratificarlo dopo un veloce controllo sul rispetto delle leggi e delle regole settoriali. È ciò che è stato ventilato di recente, col Milan che - secondo indiscrezioni - accetterebbe di non partecipare alla prossima Europa League in cambio di un anno in più per raggiungere il pareggio di bilancio (da 2021 al 2022). C’è da sottolineare però che l’impulso deve provenire dalle parti, che devono raggiungere una transizione, non dal Tas. Per concludere, il fatto che non sia in programma un’udienza al Tas sul caso Milan non azzera le possibilità del Torino di essere ripescato. Proprio per questo il club granata è pronto ad annunciare la ripresa delle attività per il prossimo 4 luglio, anticipando di una settimana il ritiro.