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Torino-Copenaghen, parla Ventura: “Partita di prestigio”

Diretta TN / Il tecnico granata presenta la sfida di Europa League: "I giocatori devono sentirsi orgogliosi. Copenaghen avversario difficile, ma noi vogliamo crescere."

Redazione Toro News

La partita di domani sera contro il Copenaghen è sempre più vicina. Il tecnico del Toro Giampiero Ventura è intenzionato a conquistare i primi 3 punti del girone nella partita d'esordio tra le mura amiche.

"Nella conferenza stampa odierna il mister ligure dichiara: "Credo che quando siamo partiti per fare i preliminari ci fosse grande voglia e tanta curiosità. La prima in casa con lo stadio pieno è stato un ulteriore stimolo. Vogliamo fare del nostro meglio. L'obiettivo è creare i presupposti per alzare sempre di più l'asticella. Domani giocheremo contro un Copenaghen che l'anno scorso ha di fatto eliminato la Juventus. Partita stimolante che non permetterà sbavature. L'avversario ha tradizione ma è alla nostra portata. Bovo ha un piccolo fastidio, spero non sia nulla di grave e di recuperarlo per domani. Per Napoli molto probabilmente sì. Chiaro, questo ci mette un po' di difficoltà perché la coperta si accorcia e qualcuno che doveva riposare farà uno sforzo in più. E' una partita delicata sotto il piano del risultato. Con tutto il rispetto, credo che sulla carta il Copenaghen sia più forte dell' Helsinki e quindi vincere in casa vorrebbe dire, soprattutto dal punto di vista psicologico, mettere giù le prime basi concrete per il passaggio del turno. E' un grande stimolo in più. Il cambio di modulo ci serviva e lo abbiamo fatto perché ce ne erano le possibilità. Ci aiuta ad adattarci contro più avversari. L'emozione dell'Europa si sente, la musichetta, come dicono i calciatori, ti dà grandi sensazioni. Speriamo di crescere come club e di poter sentire altre musichette. I giocatori si devono sentire orgogliosi. Un giorno, magari non sarò più in panchina, ma spero di poter venire a vedere il Toro e sentire certe musichette da tifoso. Martinez? E' un giovane, si sta adattando, ha grande voglia, grande entusiasmo ma ha davanti giocatori validi. Sanchez Mino, ad esempio, ha giocato e bene, ma ha rischiato su un paio di disimpegni che potevano esserci fatali. Per questo serve tempo e pazienza. La formazione? Bhe, ci saranno dei cambiamenti. A Bruges abbiamo fatto un turnover totale, ma questa volta potrebbe non essere così. Jansson? Credo che se non giocherà domani, giocherà domenica. Dobbiamo per forza alternare e abbiamo giovani nuovi che si stanno inserendo. Questo è un segnale positivo. Barreto? Purtroppo non siamo ancora riusciti a vedere il vero giocatore che ho avuto la fortuna di allenare a Bari. Spero di rivederlo presto e lo stesso vale per Larrondo che qui in casa ha un po' di difficoltà per via di qualche errore che ora non lo lascia sereno. Serve tempo e pazienza. Quando questa squadra arriverà al 100% sotto tutti i profili, allora non avrà limiti di obiettivi. Quando dissi a Darmian che con il 100% sarebbe andato al Mondiale non ci credeva neanche lui. Eppure..."