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Torino di Mihajlovic: i pro e i contro di un eventuale cambio modulo

Il fatto / Da più parti viene richiesto a Mihajlovic un cambio di modulo: soluzione che appare praticabile ma non senza difficoltà

Gianluca Sartori

"Va detto: fino ad oggi, Sinisa Mihajlovic è sempre stato categoricamente fermo sulla scelta di impostare la squadra sulla base del 4-2-3-1 come modulo di base. La svolta tattica, arrivata nel corso del girone di ritorno della scorsa stagione (esordio il 9 aprile a Cagliari), è stata perseguita con decisione in estate, con un mercato pensato su misura per questo spartito tattico. E il tecnico sin qui non ha mai dato segnali concreti di pensare a un qualcosa di diverso, se non in contingenze particolari come l'emergenza infortunati o a partita in corso, per recuperare risultati sfavorevoli. Tuttavia, all'interno dell'universo Toro si assiste all'imporsi della corrente di pensiero per cui sarebbe nuovamente il momento di cambiare modulo. Una larga fetta dell'opinione pubblica, nonchè alcuni media, vedono nel cambio modulo la panacea di molti mali del Toro attuale, che le ultime tre partite hanno confermato essere una squadra che non scoppia certamente di salute. Proviamo allora a delineare quali potrebbero essere i motivi per cambiare modulo e quelli invece per cui il Toro dovrebbe rimanere fedele al 4-2-3-1, posta la premessa doverosa per cui, prima del modulo, conta l'atteggiamento e la disponibilità degli interpreti.

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