"Domenica al Filadelfia, c'era molta attesa per Andrea Belotti. Il capitano granata però, deludendo le aspettative, non è ancora riuscito a recuperare dall'infortunio al ginocchio destro che lo tiene lontano dai campi dallo scorso 27 dicembre. Al Fila, al primo allenamento a porte aperte dell'era di Walter Mazzarri, gli oltre duemila tifosi presenti si aspettavano di ritrovare il "gallo", che, invece si è allenato nel campo secondario tra corse leggere ed esercizi di controllo con il pallone, guidato dal preparatore atletico Paolo Solustri, il membro dello staff deputato al recupero degli infortunati. L'allenamento è stato abbastanza leggero, non si è voluto cercare di forzare la sua ripresa. Un rischio che è stato già corso il 29 ottobre, quando l'attaccante è ritornato, in tempo record, in campo contro il Cagliari, mandato in campo dallo staff di Sinisa Mihajlovic avendo recuperato dalla lesione al legamento del ginocchio ma ancora non pienamente al top dal punto di vista fisico.
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Torino e Belotti, zero rischi: obiettivo recupero completo. E con un Niang così…
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"Un rischio che non ha pagato, perchè la piena forma ha latitato per molte settimane seguenti ed anche per questo Belotti ha disputato un finale di 2017 sotto le attese, senza riuscire a dare il suo solito contributo alla squadra, segnando solo un gol - inutile - contro il Napoli. Il club granata non vuole rischiare il suo gioiello e l'obiettivo di tutti è che ritorni in campo, quando sarà completamente integro dal punto di vista fisico. E così Belotti, anche negli allenamenti del lunedì, ha svolto allenamenti differenziati, lavorando con il pallone senza però prender parte alle partitelle. Descritto come motivato a pallettoni - anche in vacanza a Dubai si è fatto seguire dal prof. Solustri - è il primo a sapere di non potere più rischiare altri infortuni, una volta tornato in campo.
"Belotti deve cercare di ritornare una macchina di gol, Mazzarri spesso riesce ad esaltare le sue punte e questo può giovare all'attaccante. Da Rolando Bianchi a Giampaolo Pazzini, passando per Edinson Cavani, sono tanti i centravanti che con il tecnico di San Vincenzo hanno sempre reso al 100%. Ma l'approccio del Torino è totalmente cambiato: Belotti è fondamentale, ma se non è al meglio la squadra deve sapere fare a meno di lui. Ci sono riusciti i giocatori granata, quando contro il Bologna hanno vinto la prima partita da diciotto mesi a questa parte senza il loro capitano in campo. E allora, contro il Sassuolo, M'Baye Niang scalpita per ricevere un'altra occasione per dimostrare il suo valore. Contro il Bologna l'ex Milan non ha fatto rimpiangere il Belotti visto nelle ultime uscite stagionali, muovendosi bene nel ruolo di prima punta e siglando anche una rete. Un Niang così è un altro buon motivo per non forzare il rientro di Belotti.
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