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Torino, per El Kaddouri che sia la volta buona?
Verso Torino-Club Brugge / Il centrocampista marocchino rinfrancato dalle belle prestazioni in nazionale contro il Sassuolo è sembrato tornare sui livelli di qualità dell'anno scorso
Si salvi chi può. Ieri pomeriggio son stati ben pochi i giocatori del Torino che possono dire di aver disputato una gara se non buona accettabile. Diciamo da sei in pagella, quello che a scuola suonava come un campanello d'allarme che se non ci si impegnava di più era facile finire di sotto. E per i granata finire di sotto significa tornare in Serie B oramai a soli tre punti dietro. Ed ecco che torna attuale la frase si salvi chi può perché per questa stagione non si può parlare d'altro che di salvarsi, a meno di chissà quali imprese future.
"UN LUMICINO NEL BUIO - Uno dei migliori in campo ieri è stato sicuramente Omar El Kaddouri, il centrocampista marocchino è stato in questa stagione un lontano parente di quello brillante visto soprattutto nella seconda metà della passata stagione. Schiacciato dal peso di chi non c'è più ha sentito forse su di sé una responsabilità troppo grande che al momento non è in grado di reggere. Ieri Omar è apparso più brillante in fase di costruzione, più attento quando c'era da difendere ma soprattutto finalmente è sembrato metterci quella voglia che in tante partite è mancata e che ha fatto imbufalire i tifosi. In campo per tutti i 90 minuti El Kaddouri è sembrato uno dei pochi giocatori che sapesse cosa farsene della palla dal centrocampo in sù, poco aiutato da Sanchez Mino prima e da Farnerud poi è riuscito a mettere in più occasioni i compagni davanti alla porta. Occasioni che sono state poi malamente sprecate da Quagliarella, Bruno Peres e compagni. Avanzato di qualche metro in campo e sgravato di qualche compito di copertura El Kaddouri sembra dare il meglio di sé, appare più brillante soprattutto nel trovare l'ultimo passaggio. Suo inoltre uno dei tiri più pericolosi portati alla porta di Consigli.
"Questo Toro malconcio che fatica tantissimo a segnare si aspetta tanto da lui. Per chi ha soli 24 anni è una bella responsabilità vestire i panni di trascinatore di una piazza importante come quella granata. Speriamo che la prestazione di domenica sia solo l'antipasto, visto l'orario desueto, di un suo pronto riscatto. Il Toro ha bisogno di te.
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