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Torino, Gaston Silva e l’esordio in Serie A: un talento che deve maturare

Focus on / Insicuro e probabilmente ancora un po' “acerbo”, l'uruguaiano classe '94 ha davanti a sé molto tempo per dimostrare il proprio valore

Cristina Raviola

"Gastón Alexis Silva Perdomo, meglio noto come Gaston Silva, è un giocatore le cui doti non sono sconosciute. Anzi. Per ora a Torino non ha convinto del tutto, con prestazioni non sempre sufficienti, e una sola a dir poco positiva partita, a Copenaghen.

"ESORDIO IN A: UNA BUONA NOTIZIA - Il fatto che un classe '94 esordisca in Serie A è già in sé un dato importante, e pazienza se non si tratta di un italiano o di un prodotto della Primavera, quel che conta è che i giovani talenti, anche quelli stranieri, scelgano il campionato italiano  per crescere. Crescere, appunto. Sì, perché il difensore sudamericano deve decisamente maturare in molti aspetti, ma è altresì vero che le sue doti sono riconosciute a livello internazionale, con molte squadre, anche italiane (Juventus e Lazio su tutte) che premevano molto per aggiudicarsi il difensore. Ma alla fine è stato il Toro ad aggiudicarselo, e ora vuole assolutamente valorizzare l'investimento.

"CARATTERE - Davanti a Silva, tuttavia, a separare la “potenza” dall'”atto”, c'è ancora molta strada, e non è detto che sia in discesa. Anzi. Per questo motivo, ma non solo, per diventare un giocatore importante Silva deve cercare di acquisire fin da subito quel carattere necessario per fare davvero la differenza. E' un giocatore molto giovane, certo, e dunque sono comprensibili certe sviste, ma questo non cambia il fatto che che l'ex-Defensor Sporting, in virtù dei numeri che possiede, possa già ritagliarsi il proprio spazio con la grinta e il carisma necessari. Magari - chi lo sa - anche con un'altra collocazione tattica. 

"DIFFICOLTA' TATTICHE - La tattica, appunto: il ventenne uruguaiano non sembra aver ancora ingranato nel ruolo di centrale sinistro nella difesa a 3 granata, dato che nella sua precedente squadra e nella nazionale, salvo rare eccezioni, il suo ruolo è sempre stato quello di terzino sull'out mancino, in una retroguardia a 4. Normale, quindi, che il rodaggio con la tattica venturiana non sia dei più semplici ed immediati, ma Silva ha dimostrato, all'occorrenza, di poter diventare utile rispolverando proprio io ruolo di laterale. A Copenaghen, nell'unica partita sinora giocata in questa posizione, seppur contro un avversario decimato, Silva ha sfoderato la sua migliore prestazione in granata, fornendo un gol ed un assist.

Sta a Gaston, ora, che sia da centrale o da esterno, dimostrare che si può prendere il Toro, e diventare così qualcosa in più di una giovane prospetto, magari già in questa stagione, magari già nelle prossime partite. Perché non sia un'altra - l'ennesima - promessa mai mantenuta.