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Torino-Genoa: Ventura gioca, Gasperini si salva di carattere

Ventura in Torino-Milan

I due tenici / I granata impostano e tengono a lungo il pallino del gioco, i rossoblù ripartono e si salvano al 94'

Nikhil Jha

"Nella partita di ieri, Ventura ha un indubbio, grande merito: quello di aver tramutato la delusione per la pesante sconfitta contro la Lazio in voglia di tornare tra le mura amiche e fare risultato. Ci poteva essere il rischio di un Toro che giocasse a testa bassa per rivalsa, e invece si è vista in campo la solita squadra quadrata in casa, padrona del campo e del gioco. Dall'altra parte si è opposto un Genoa denso nella retroguardia e con un grande carattere, capace di acciuffarla due volte senza mai darsi per vinto.

"IL TORO - Ventura, che ha schierato i suoi con il solito 3-5-2, ha ritrovato le giuste distanze a centrocampo, una delle cause della sconfitta contro la Lazio, mentre non è riuscito a riorganizzare la difesa, che ha subito 6 gol in quattro giorni, decisamente troppi per quello che ad inizio campionato pareva essere il reparto di riferimento dei granata. Chi, invece, ha lavorato bene è l'attacco: la scelta di schierare Maxi-Belotti ha pagato, con l'argentino in serata di grazia e l'italiano che ha lottato come un vero leone e a cui manca, ormai, soltanto il gol. I cambi, invece, si sono rivelati azzeccati a metà: se Baselli ha dato nuova linfa al posto di Acquah, Martinez, subentrato a Belotti, non ha inciso, mentre Bruno Peres ha dato ancora una volta prova di grande impatto, ma probabilmente non sarebbe stato della partita se Zappacosta non avesse sofferto di un fastidio all'inguine.

"IL GENOA - Gasperini, dalla sua, ha messo in campo una squadra ansiosa di punto - e non è un refuso - che si occupasse principalmente nel difendere la porta del rientrante Perin, provando a sfruttare le occasioni in ripartenza. Occasioni che sono arrivate e che i rossoblù hanno saputo sfruttare nel migliore dei modi: tre palle per tre gol. Una bella prova di cinismo per i liguri, ma anche una grande beffa per i granata, puniti da un errore di Padelli e da una difesa che non riesce a imparare dai propri errori, come testimonia il gol di Pavoletti, terribilmente simile a quello di Anderson domenica scorsa e quello di Castro qualche settimana addietro. Cambi efficaci a metà: bene Gakpé, Cissokho è entrato e uscito nel giro di 8', Tachtsidis ha giocato pochi minuti (ed ha causato l'autogol, ma in quel frangente l'allenatore ha ben poche responsabilità).

"Ventura, che, nel complesso, sembra aver vinto la sfida con il rivale, ma sul risultato pesano disattenzioni difensive che negano i tre punti al Torino in vista della gara più importante, il derby di sabato, in cui i granata dovranno provare a vestire l'abito di casa, perché questo Toro piace molto di più.