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Torino, Hart ci crede: una soddisfazione nel derby prima dei saluti

TURIN, ITALY - APRIL 29:  Joe Hart of FC Torino throws the ball during the Serie A match between FC Torino and UC Sampdoria at Stadio Olimpico di Torino on April 29, 2017 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Focus On / Il portiere inglese verso la fine della sua avventura italiana: uscire imbattuto dallo Juventus Stadium non avrebbe prezzo

Redazione Toro News

Joe Hart è arrivato la scorsa estate e da subito si è insinuato nel cuore dei tifosi per la sua personalità, ma soprattutto per le sue prestazioni tra i pali. Eppure, da qualche settimana a questa parte, il portiere inglese sembrava aver perso un po’ della sua sicurezza e lo dimostrano gli errori commessi e che spesso sono costati cari a tutta la squadra. Ciò non toglie che Hart sia un bravo portiere e per tutta la stagione è sempre stato acclamato, capito e perdonato dal popolo granata, anche se il suo futuro è ancora da decidere e sono poche le probabilità di vederlo per un altro anno a Torino, come ammesso dallo stesso tecnico granata,Sinisa Mihajlovic, durante una recente conferenza stampa.

LA STAGIONE - Arrivato in prestito gratuito per un anno al Toro lo scorso 31 agosto, Hart è difatti il primo portiere inglese nella storia della Serie A a girone unico. Fin dalle prime apparizioni si è conquistato la simpatia dei tifosi e dopo il suo esordio alla terza giornata di campionato contro l’Atalanta, si è preso anche la maglia da titolare, condannando Padelli alla panchina per il resto della stagione. Il numero 21 inglese ha mostrato fin da subito le sue qualità: personalità, reattività e grande bravura nel difendere i pali della porta. Quando la difesa peccava, alle sue spalle Hart si faceva trovare quasi sempre pronto. Una sicurezza, insomma, che però nelle ultime partite è venuta meno. Nella partita contro l’Inter di marzo, l’inglese ha “ciccato” due parate decisive e subito due gol che hanno determinato il pareggio. Stessa storia anche contro il Crotone: sbaglia il tempo dell’uscita e permette così all’avversario di segnare la rete del pareggio. Non che questi errori pregiudichino tutta la sua stagione, sia chiaro, però fa pensare il fatto che in 32 presenze, i granata abbiano subito 51 reti, complice anche una difesa spesso distratta. Il presidente Cairo, tra il serio e il faceto, ha attribuito questi errori alla distrazione dovuta alle tante voci di mercato sul suo conto. Ad ogni modo, sabato scorso contro la Sampdoria, Joe ha di nuovo mostrato quella tenacia che tanto piace ai tifosi: grazie ai suoi riflessi è riuscito a respingere il tiro di Bruno Fernandes, salvando un gol praticamente già fatto per quella che è stata una parata salva-risultato.

LA PRIMA VOLTA ALLO STADIUM - Quella di sabato sera non sarà la prima volta di Hart allo Juventus Stadium. Il portiere infatti ha già affrontato i bianconeri sul proprio campo: era novembre 2015 e la Juve affrontava il Manchester City nella partita di ritorno della fase a gironi della Champions League. Tra i pali dei Citizens c’era proprio Hart, che in quell’occasione subì un unico gol a causa di un errore della sua difesa. La Juve vinse la partita, ma sia i bianconeri sia gli inglese si qualificarono per gli ottavi. Di motivazioni quindi per fare bene, Joe Hart ne ha tante. Sabato non sarà una partita qualsiasi, ma il derby, e ancora brucia la sconfitta subita all’andata, specie perché per un attimo, Hart e compagni avevano in mano la gestione della partita. Nella sfida contro i bianconeri ci si aspetta un atteggiamento agguerrito ed il coltello tra i denti da parte di tutta la squadra, e il numero 21 granata sembra essere entrato proprio in quest’ottica. Oltre alla buona prestazione contro la Samp che ha rincuorato un po’ tutti, Hart ha già mostrato l’attaccamento verso la maglia granata recandosi poco tempo fa in visita privata a Superga. Proprio l'impatto emozionale che sicuramente proverà nella commemorazione di domani pomeriggio, unitamente alla voglia di prendersi una soddisfazione importante prima di un probabile addio al Toro e all'Italia al termine di questo campionato.

Barbara Graneris