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Torino-Helsinki, sfida fra tecnici diversi, ma non troppo..

Verso Torino-Helsinki / Sfida tra due tecnici dall'età e dalla carriera diversa, ma questa sera con la stessa determinazione

Cristina Raviola

"Questa sera a sedere sulle rispettive panchine dell'Olimpico andranno due tecnici anagraficamente e per provenienza geografica molto differenti: Giampiero Ventura da una parte, nella solita area riservata alla squadra di casa, e Mika Lehkosuo dall'altra, alla prima partita in Italia da allenatore.

"MIKA, FIGLIOL PRODIGO DELL'HELSINKI - Classe '70, centrocampista centrale fino al 2002, Mika Lehkosuo è l'allenatore più promettente del suo paese. Come il nostrano Ventura, ha sempre cercato di insegnare un calcio propositivo, dove la palla non venisse mai buttata, ma gestita in attesa del varco giusto per colpire. Il 4-2-3-1 (anche se questa sera potrebbe diventare un 4-5-1), e non il 4-2-4 marchio di fabbrica del tecnico genovese, è il suo modulo preferito, ed è quello che ha fatto le sue fortune in Finlandia quest'anno. Lehkosuo, dopo una carriera da giocatore votata interamente ai colori dell'Helsinki (se si esclude la parentesi nel 1999 con il Perugia in Serie A), una volta appeso gli scarpini al chiodo, ha cominciato ad allenare le giovanili della squadra con cui, da protagonista sul campo, ha vinto 2 campionati, 3 Coppe di Finlandia e 4 Coppe di Lega: l'HJK, appunto, la formazione della capitale. Poi una lunga esperienza, dal 2006 al 2014, come tecnico dei rivali dell'Honka, con i quali sfiora per due anni il titolo terminando la stagione al secondo posto. Poi ad aprile il il grande ritorno a casa, all'Helsinki, che in campionato ha travolto tutte le concorrenti e si è laureato campione con largo anticipo, regalando al tecnico finlandese il primo trofeo da allenatore. Ora davanti a lui la gara di Torino e un solo imperativo: vincere per credere ancora al passaggio del turno.

"VENTURA, DALLA C1 ALL'EUROPA - Classe 1948, invece, Giampiero Ventura, e bacheca dei trofei decisamente non folta neanche per lui: 2 campionati Interregionali con Pistoiese ed Entella ed un campionato di Serie C1 con il Lecce. Stop. Poi tante, tantissime vittorie morali e non, salvezze e promozioni (celebri, a questo proposito, le stagioni a Pisa e Lecce), record storici, come quello dei 50 punti in Serie A del Bari 2009/2010, e una qualificazione europea: quella del Toro 2013/2014; tutto questo in una carriera lunghissima che comincia nel '76 con la Primavera della Sampdoria, e arriva al Torino nel 2011 dopo 16 maglie diverse, tra cui, oltre le sopraccitate, ricordiamo Napoli, Verona, Messina, Udinese e Venezia, tra le tante. Ventura è, dunque, per la prima volta in Europa all'età di 66 anni, con la stesso entusiasmo di un ragazzino che si trova a vivere qualcosa di nuovo e speciale, e questa sera sarà proprio un “ragazzino” a sedere sulla panchina di fianco a lui. 22 anni separano infatti “Mister Libidine” dal collega finlandese, eppure i due hanno delle affinità , come ad esempio il modulo e la dottrina del “giocare palla a terra”, e una scrupolosità maniacale per la tattica, che Lehkosuo ha imparato ad osservare in Italia, e che per Ventura, si sa, è elemento imprescindibile. Il tecnico granata dovrà fare attenzione alla velocità degli esterni finlandesi, e alla dichiarata intenzione dell'allenatore ospite di scardinare il “tatticismo" del Toro. Poche scelte, comunque, per Ventura: questa sera la sua squadra deve vincere per i tifosi, e prima di tutto per se stessa e per le proprie aspirazioni

"Tra poche ore, dunque, un faccia a faccia tra due uomini diversi ma dalla voglia e dalla determinazione comune. Lehkosuo sa non di non poter sbagliare, e cercherà di spingere i suoi verso il primo risultato utile stagionale in Europa; da questa parte, il tecnico di casa è conscio che questa potrebbe essere l'occasione per ipotecare, almeno in parte, il passaggio del turno, e farà tutto il necessario per vincere la partita.