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Torino, i primi mesi di Martinez: forse troppo in panchina

Dopo i primi mesi a Torino un primo bilancio sul percorso in granata del giovane venezuelano

Matteo Gabiano

Josef Martinez era arrivato a Torino come primo colpo della sessione estiva del calciomercato ed è da subito entrato nel cuore dei tifosi anche se le occasioni che avuto per dimostrare il suo valore sono state ben poche.

"Inizio con il botto contro il Brommapojkarna la sua avventura in granata segnando all'esordio sotto la Maratona, ma da quel momento i suoi minuti in campo sono stati davvero pochi. Ventura ha dimostrato di saperci fare con gli inserimenti dei giovani talenti acquistati dalla società vedi Maksimovic, però le difficoltà in attacco stanno assumendo dimensioni troppo grandi. Il giovane venezuelano può essere il giocatore in grado di sparigliare le carte e mandare in confusione tutte le difese. Il suo ambientamento nel gruppo sembra essere completamente terminato, ma per Ventura serve di più. Contro il Copenaghen ha avuto la sua occasione, ma complice la serata storta di Amauri ha avuto parecchie difficoltà a fare male ai danesi.

"Il suo ruolo ideale è sempre apparso quello di “dodicesimo” uomo, quello che nel basket è il sesto uomo, cioè il giocatore che esce dalla panchina in grado di rompere l'equilibrio della partita e portare acqua al mulino della sua squadra. Ruolo che, però, sembra essere troppo stretto per il suo talento. Il ragazzo ha voglia di giocare e di emergere, ha fame come si dice in gergo, non resta che attendere che inizi anche a mangiare e a far gioire tutti i tifosi del Toro.