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Torino, il 4 maggio un assaggio di normalità: ora lo sprint finale

Il giorno del ricordo arriva al momento giusto: ci sono tutti i presupposti ambientali affinché il Torino concluda la stagione in crescendo

Nicolò Muggianu

La squadra e i tifosi, uniti nel ricordo del Grande Torino anche se a distanza. È probabilmente questa l'immagine più bella e significativa dell'ultimo 4 maggio: i tifosi granata fuori dai cancelli del Filadelfia, riunitisi nel pomeriggio di ieri dinnanzi al "tempio degli Invincibili" per onorare insieme alla squadra e alla società Valentino Mazzola e i suoi compagni scomparsi tragicamente 72 anni fa. Un ricordo intimo, certamente diverso dai bagni di folla alla Basilica di Superga tipici del pre-Covid, ma caratterizzato comunque da un contatto diretto e sentito tra il Torino e la sua gente. E questo, in un giorno speciale come il 4 maggio, è la cosa più importante.

IL RICORDO - Un piccolo assaggio di normalità per tutti: dai calciatori, che già domenica scorsa avevano ricevuto la carica dai tifosi prima di Torino-Parma, ai tanti appassionati presenti che per la prima volta dopo oltre un anno hanno avuto l'opportunità di scambiare qualche battuta con i propri beniamini. Nicola, Ansaldi e Belotti i protagonisti più acclamati del pomeriggio, con il "Gallo" che dopo essere uscito a piedi dal Filadelfia ha scherzato con alcuni tifosi: "Restare? - ha detto il capitano granata, con un sorriso nascosto dalla mascherina - E dove devo andare? Ho ancora un anno di contratto". Parole che, in attesa che vengano seguite dai fatti, testimoniano la ritrovata serenità di Belotti e di tutto il gruppo dopo la fondamentale vittoria salvezza di lunedì scorso contro il Parma.

RUSH FINALE - E se già prima dello scontro diretto contro gli emiliani al Filadelfia si respirava un'aria più distesa, c'è la netta sensazione che ieri si sia arrivati a una tregua definitiva tra squadra e tifosi: uno stop alle polemiche ed un via libera al sostegno incondizionato alla squadra, attesa da cinque finali che definiranno il presente ed il futuro del Toro. La volontà di tutti è quella di tornare a remare tutti dalla stessa parte, per consentire a Belotti e compagni di affrontare il rush finale con la consapevolezza di avere un intero popolo alle spalle che crede in loro. E quale occasione migliore di farlo del 4 maggio? Un 4 maggio che è stato certamente più intimo e ingrigito dalle stringenti normative anti-Covid, ma che è comunque riuscito a trasmettere quei valori unici ed intramontabili che solo il Torino ed i suoi tifosi sono in grado di tramandare.